Importanza della presenza delle madri in Terapia Intensiva Neonatale
Una rivoluzione della concezione di medicina neonatale è avvenuta a partire dagli anni 70, quando si diffuse un'attenzione verso un concetto più globale di salute concepita come: maggior benessere della persona, maggior attenzione alle dinamiche relazionali con il neonato e la sua famiglia, alla comunicazione e un'aumentata consapevolezza che la nascita pretermine o la malattia neonatale è un evento traumatico che incide profondamente sul rapporto bambino-genitore.
Tale interesse ha condotto ad un passaggio dalle tradizionali cure meccaniche, alla “Family Centered care” che considera il benessere del bambino inestricabilmente legato a quello della sua famiglia.
L'assistenza centrata sulla famiglia è stata così definita: “Supporto professionale al bambino e alla famiglia, attraverso un processo di coinvolgimento, partecipazione e condivisione, sostenuto da empowerment e negoziazione”.
Il concetto di fondo è che occorre prestare attenzione e cercare di soddisfare i bisogni non solo del bambino, ma quelli di tutta la famiglia impegnata accanto a lui nel processo di recupero della salute e dell'autonomia.
L'assistenza centrata sulla famiglia è quindi una modalità di pratica assistenziale, che riconosce la centralità della famiglia nella vita del neonato prematuro e/o malato e l'inclusione del contributo e del coinvolgimento della stessa nel piano assistenziale.
L'obiettivo è mantenere e rinforzare i ruoli all'interno della famiglia e i legami tra di essa ed il neonato ricoverato, per promuovere la normalità del funzionamento familiare.
I principi fondamentali della Family Centered care sono:
• la famiglia è la costante della vita del bambino, le strutture ed il personale sanitario sono solo delle presenze transitorie;
• le strutture sanitarie promuovono la collaborazione tra famiglia e personale sanitario ad ogni livello dell'assistenza ospedaliera, territoriale e domiciliare: nella cura del singolo bambino come nella formazione delle scelte di politica sanitaria;
• deve esserci sempre un reale scambio bidirezionale di informazioni tra famiglia e personale sanitario senza distorsioni e omissioni;
• gli operatori si impegnano nel riconoscimento e nel rispetto dei punti di forza e delle caratteristiche specifiche di ciascuna famiglia (aspetti culturali, etnici, spirituali, economici...);
• gli operatori si impegnano a saper riconoscere e rispettare le strategie di coping di ciascuna singola famiglia, valorizzarle, supportarle e includerle nella painificazione assistenziale;
• il supporto tra famiglie viene incoraggiato;
• le strutture e gli operatori garantiscono la maggior flessibilità ed accessibilità possibile nell'erogazione dei servizi sanitari in particolar modo per le famiglie di bambini che necessitano di cure specialistiche e croniche;
• nelle attività assistenziali vengono sempre tenuti presenti le emozioni, le preoccupazioni, le aspirazioni della famiglia.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 23, Numero 1, anno 2022
23