Valutazione logopedica del frenulo linguale corto (tongue-tie)
e funzioni orali nella prima infanzia
P. Andretta , A. Beghetto
L’organizzazione Mondiale della Sanità, il Ministero della Salute e le società scientifiche pediatriche raccomandano l’allattamento al seno, norma naturale di nutrizione ed interazione fra madre e bambino all’interno della famiglia, con modalità esclusiva per sei mesi ed in seguito, una volta introdotti nella dieta del bambino gli alimenti diversi dal latte materno, fino al secondo anno di vita e oltre. L’allattamento al seno, oltre ad essere benefico per lo sviluppo cognitivo, affettivo e relazionale del bambino, favorisce una crescita e sviluppo eumorfico del sistema cranio – oro – facciale, inoltre lo svezzamento, oltre i 6 mesi dall’allattamento, diminuisce la percentuale di probabilità di sviluppare vizi orali e abitudini di suzione non nutritiva. Un frenulo linguale anchilosato o troppo corto impedisce che i movimenti agili, peristaltici, precisi e coordinati della lingua possano svolgere regolarmente le varie funzioni orali, in particolare il processo della suzione- deglutizione. La lingua è la struttura muscolare cardine della deglutizione; una sua anomalia strutturale ha necessariamente ripercussioni importanti su questa funzione in quanto un frenulo linguale corto può fungere da vero e proprio freno per i muscoli stiolioidei e digastrici: l'osso ioide non è in grado di muoversi correttamente, si crea cioè un blocco anteriore. L’anchilosi linguale può rendere difficile o impossibile l’alimentazione neonatale e in seguito, può essere causa di problemi per l’igiene e la salute del cavo orale, la respirazione, il sonno, l’occlusione dentale, la motilità linguale,la masticazione, la deglutizione fino ai disordini della produzione vocale e dell’articolazione verbale fonatoria, della postura corporea nonché il livello di autostima personale e apnea ostruttiva del sonno (B. Palmer, 2002; C.Guilleminault, 2015).
Un frenulo linguale corto non è una vera e propria patologia ma costituisce
un’anomalia anatomica che può riflettere notevoli ripercussioni sia per il
neonato sia per la madre. Le conseguenze di un frenulo corto non intercettato
e/o trattato precocemente possono essere molteplici, in funzione soprattutto
all’età del soggetto e alla gravità delle condizioni. (Impatto sulla produzione
del latte materno, difficoltà e disagio dell’allattamento naturale, scarsa o
ridotta crescita ponderale del neonato con conseguenze sulla qualità del sonno
del neonato). La madre e l’ambiente famigliare risente di queste problematiche
con stress e disagio, difficoltà nella gestione di allattamento naturale
(dolore, sanguinamento, ragadi del capezzolo materno) con privazione del sonno a
causa dell’instabilità del neonato.
Se tali difficoltà non vengono intercettate, con la crescita e lo sviluppo, il bambino, con un frenulo linguale anchilosato, va incontro ad altre problematiche quali la difficoltà a masticare efficacemente i cibi solidi e, quindi il persistere di un’alimentazione semisolida “facile, poco impegnativa” causate dalla ridotta motilità linguale, dalla riduzione dell’apertura e motilità mandibolare che porteranno ad ulteriori conseguenze. Un frenulo linguale corto è un fattore noto per l’alterazione della crescita oro facciale con conseguenti alterazioni delle funzioni orali a causa della postura antifisiologica della lingua. Esso porta allo sviluppo anormale di un palato duro alto e stretto, e secondariamente, respirazione orale durante il sonno. Questi cambiamenti si verificano nei primi 24 mesi di vita in cui la crescita oro facciale è particolarmente rapida. La diagnosi di un frenulo linguale corto in un neonato e in un bambino dovrebbe inoltre sempre indagare i DSB. Una respirazione orale infatti non solo aumenta la resistenza delle vie aeree superiori, ma provoca anche microtrauma alla parte posteriore della gola che può innescare infiammazione locale dando origine a ipertrofia tonsillare. Va ricordato che un frenulo linguale corto non è causa di ritardo di linguaggio ma può alterare l’intelligibilità dell’articolazione verbale fonatoria. Al contrario, a carattere ortodontico – ortopedico e odontoiatrico vi è alta correlazione tra la postura antifisiologica della lingua (bassa e retratta) e un frenulo linguale corto che favorisce l’instaurarsi di malocclusione, solitamente cross bite latero - posteriore ed un morso aperto anteriore. Tale anomalia può predisporre maggiormente all’insorgenza di carie in seguito ad una minore detersione del cavo orale causata dai movimenti ridotti della lingua. L’anchiloglossia è un’anomalia congenita; allo stato attuale delle conoscenze, il meccanismo di un fattore ereditario non è ancora stato definito con precisione, che si presenta spesso, con gravità variabile da soggetto a soggetto all’interno della stessa famiglia.
Questa anomalia ha un’incidenza del 4-5% con predilezione del sesso maschile. (non vengono prese in considerazione le sindromi malformative in cui è presente un frenulo anchilosato) Recenti studi hanno riportato che le variazioni anatomiche del frenulo linguale possono essere giustificate dalla persistenza di tessuto embriologico sublinguale, a livello della linea mediana, che non è andata incontro ad apoptosi durante lo sviluppo embrionale; ciò comporta una modificazione della lingua e dei suoi movimenti (I. Marchesan, 2014- 15).
P. Andretta , A. Beghetto
Rivista Italiana online "La Care" Vol 7 No 1 anno 2017- pagina 13
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