ABSTRACT

Il classico taglio cesareo tende ad espropriare i protagonisti della straordinaria e personalissima esperienza della nascita e a minare il benessere materno-fetale. Il neonato nato da TC è separato bruscamente dalla madre: la sua mimica, la sua agitazione frenetica, il tono delle sue grida, esprimono visibilmente il suo panico e la sua sofferenza.

Il parto cesareo “dolce” rappresenta allora un nuovo approccio al parto chirurgico, che punta a dare maggior enfasi alla triade madre-neonato-padre: anche in sala operatoria il parto è un momento magico e unico in cui nasce una famiglia.




The classic Caesar cut tends to expropriate the protagonists of the extraordinary and very personal experience of birth and to undermine maternal-fetal well-being.
The newborn born of TC is separated abruptly from his mother: his mimicry, his frenetic agitation, the tone of his cries, visibly express his panic and his suffering.

The "sweet" cesarean section represents then a new approach to surgical birth, which aims to give greater emphasis to the mother-infant-father triad: even in the operating room, childbirth is a magical and unique moment in which a family is born.