Musicoterapia in Terapia Intensiva Neonatale:
Rispetto ad altri ambiti di applicazione, la musicoterapia in TIN è relativamente recente, emergendo tuttavia in modo rapido e rigoglioso negli ultimi due decenni in diversi Paesi del mondo, e mostrando promettenti evidenze scientifiche. In Italia, tra le poche realtà ospedaliere in cui sono attivi progetti di musicoterapia in TIN, spicca il lavoro pionieristico della Dott.ssa Barbara Sgobbi nell’ospedale Filippo Del Ponte – ASST Sette Laghi di Varese, che da circa 10 anni integra la musicoterapia all’attività clinica multidisciplinare in Neonatologia, TIN e Ostetricia.
La musicoterapia in TIN può essere definita come un intervento precoce, realizzato da un musicoterapeuta specializzato, che utilizza musica registrata e/o dal vivo, con l’obiettivo di favorire il benessere del bambino ospedalizzato e dei suoi genitori (Haslbeck, 2012). È necessario fare una distinzione tra musicoterapia, realizzata da un musicoterapeuta con formazione specifica, e stimolazione musicale, eseguita da altri professionisti della salute. Mentre gli interventi di stimolazione musicale fanno uso di canzoni registrate in un approccio non individualizzato, il lavoro del musicoterapeuta è di preferenza dal vivo e implica una relazione terapeutica con la diade genitore-bambino attraverso un approccio individualizzato adattato alle esigenze e alle caratteristiche di ciascuna diade.
Le ricerche scientifiche degli ultimi 20 anni hanno mostrato gli effetti della musicoterapia in TIN nella stabilizzazione della frequenza cardiaca e respiratoria, nell’aumento della saturazione dell’ossigeno, nel migliorare la suzione non-nutritiva, nell’aumento del guadagno di peso, nella riduzione dei tempi di ospedalizzazione, nel sollievo del dolore e nella regolazione dei ritmi sonno-veglia (Bieleninik et al., 2016; Haslbeck, 2012; Standley,
2012).
Tra le più importanti ricerche realizzate negli ultimi anni vi è quella di Loewy et al. (2013) che hanno investigato tre tipi di interventi musicoterapici dal vivo (canto di ninna-nanna o musica preferita dei genitori, gato box e ocean-disc ) in uno studio clinico randomizzato con 272 neonati prematuri (< 32 s EG). I ricercatori hanno dimostrato che il canto di ninna-nanne e il gato box hanno diminuito la frequenza cardiaca, mentre il suono dell’ocean-disc sincronizzato ai ritmi di respirazione del neonato ha migliorato i ritmi del sonno e ha diminuito la frequenza cardiaca dopo la seduta. Tutti gli interventi hanno ridotto la percezione di stress nei genitori.
Oltre ad avere effetti benefici per il neonato prematuro, la musicoterapia in TIN ha mostrato forti evidenze nel migliorare la salute mentale e il benessere dei genitori in TIN, riducendo l’ansia, lo stress e la depressione post-partum (Ak et al, 2015; Bieleninik et al., 2016; Kehl et al., 2021; Loewy et al., 2013; Palazzi, Meschini et al., 2021; Ribeiro et al., 2018). Altri studi hanno evidenziato i benefici della musicoterapia nel favorire l’allattamento al seno, aumentando la quantità e la qualità del latte prodotto (Ak et al., 2015; Keith et al., 2012) e incrementando gli indici di allattamento fino a 60 giorni dopo le dimissioni (Vianna et al., 2011).
1 Il gato box è uno strumento a percussione di legno, che possiede due toni in intervallo di terza minore, utilizzato come mezzo per regolarizzare il ritmo cardiaco del bambino.
2 L’ocean-disc è uno strumento a percussione, a forma di grande disco chiuso che contiene palline molto piccole che rotolano all’interno quando lo strumento viene maneggiato. Il delicato movimento delle palline ricrea la vibrazione dei fluidi dell’ambiente intrauterino e offre la possibilità di stabilizzare il respiro. Può essere offerto al bambino durante la transizione verso il sonno o durante gli stati di pianto.
Rivista Italiana
on line "LA CARE" Volume 22, Numero 3, anno 2021
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