Tabella 3: Comparazione del contenuto di macronutrimenti fra latti

Nel complesso, il latte pastorizzato di donatrici è nutrizionalmente subottimale, rispetto al latte materno fresco, rafforzando l’importanza di sostenere le madri nel produrre latte materno fresco per il prematuro.

Sono necessari ulteriori studi per determinare l’impatto dell’infezione citomegalovirus acquisita dal latte materno, tenendo conto i numerosi, benefici del latte materno tra i neonati pretermine in particolare per diminuire il rischio di NEC.
Attualmente ci sono scarse evidenze per raccomandare di evitare il latte materno a causa del rischio di infezione da citomegalovirus.
Quando viene fornito come dieta esclusiva il latte pastorizzato del donatore è protettivo contro la NEC, ma non sembra conferire gli ulteriori benefici per la salute che sono stati riportati con il latte materno fresco.

Il latte di donna pastorizzato può essere considerato un ponte fino a quando una fornitura completa di latte materno della propria madre sarà disponibile.

Diversi studi di controllo randomizzati (RCT) e studi osservazionali hanno riportato una riduzione della NEC quando i neonati molto pretermine hanno ricevuto una dieta a base di latte umano esclusivo rispetto ad una dieta con qualsiasi forma bovina o fortificante di origine bovina.