L’EDUCAZIONE ALL’ALLATTAMENTO

È stato dimostrato che l’educazione familiare aumenta l’intenzione di allattare al seno e riduce l’ansia materna. L’educazione della famiglia può includere informazioni sui benefici per la salute del latte materno per i neonati pretermine, la necessità di una precoce e frequente spremitura, il ruolo fondamentale del contatto pelle a pelle. Le informazioni dovrebbero riguardare anche l’allattamento non nutritivo e le tecniche per ottenere il latte spremuto e la conservazione e trasporto del latte.
Alle difficoltà neonatali si aggiungono quelle della madre. La fisiologia della lattazione prematura è generalmente alterata in quanto la ghiandola mammaria può non essersi sviluppata e la funzione placentare ridotta, dovuta alla scarsa produzione di lattogeno placentare, aumenta le difficoltà nell’allattamento del pretermine. L’epitelio mammario può non essere sufficientemente preparato dagli ormoni di una gravidanza breve e la lattazione può essere inibita da stress, fatica, ansia e sensi di colpa.
L’educazione all’allattamento da parte del personale sanitario aumenta la conoscenza dell’allattamento al seno e cambia gli atteggiamenti verso l’uso del latte umano con i neonati pretermine.
Per incoraggiare le madri a produrre latte si dovrebbe quindi redigere un protocollo da inserire tra le cure al neonato, discutendone ancora in epoca prenatale. Ma soprattutto assicurare un ambiente favorevole e di sostegno, ricordandoci sempre che le condizioni di stress della madre possono provocare difficoltà di produzione di latte.
Per ottenere e mantenere una buona produzione di latte è necessario effettuare al più presto la spremitura del latte materno, infatti la produzione di latte in 7 giornata è predittiva della prosecuzione dell’allattamento che alla dimissione dovrebbe essere maggiore di 500 ml.