Nel 1991, l’educazione assistita al vasino viene descritta in Cambogia18.
Nel 2004, descriviamo il caso di un bambino italiano che veniva educato al vasino in modo assistito in un regolare ambiente occidentale, con uso di pannolini usa e getta27. L’inizio avveniva a 33 giorni di vita, il controllo intestinale si aveva a 5 mesi di vita. Il follow-up a 13 anni è risultato privo di effetti collaterali.
Indipendentemente dal paese dove viene praticato, il metodo assistito e’ sempre basato sui segnali premonitori di scariche o minzioni (ad es. l’atto di spingere, il segnale di fastidio, il tipo di pianto, il bambino che indica la zona genitale, la flatulenza, le modificazioni del viso, gli arrossamenti del viso), sul timing delle evacuazioni (ad es. al risveglio, o dopo i pasti), su una corretta assistenza fornita durante le minzioni o le scariche accompagnata anche da suoni (tipo “shhhhh”), premi e incoraggiamenti in caso di riuscita, e nessuna punizione in caso di errore. Posizioni particolarmente favorevoli alla scarica o alla minzione vengono mantenute, ad esempio flettendo le gambe del bambino, evitando che le evacuazioni avvengano in una posizione orizzontale in un pannolino. La relazione madre-bambino viene pertanto rinforzata offrendo risposte adeguate a bisogni ben definiti. E’ un concetto quindi molto diverso di “controllo sfinteriale” è una assistenza fornita al bambino quando non può comunicare verbalmente il suo bisogno. L’educazione indipendente all’uso dei servizi igienici tradizionali avverrà come tutti dopo i 18 mesi.
Le caratteristiche che sono state appena descritte, sono state confermate da uno studio retrospettivo che abbiamo recentemente pubblicato22. Abbiamo esaminato una popolazione di bambini, in gran parte provenienti da una classe sociale media, che hanno iniziato l’educazione al vasino durante il primo anno di vita. I dati sono stati raccolti mediante 286 questionari anonimi compilati principalmente dai genitori: oltre il 90% dei genitori ha riferito che i loro figli hanno mostrato segnali premonitori in occasione di scariche o minzioni; il rifiuto del vasino (il cosiddetto stool toileting refusal) è stato solo del 12% (nel metodo classico si arriva comunemente al 25%); per coloro che hanno completato l’educazione al vasino al tempo della compilazione del questionario, l’età media di controllo diurno delle minzioni e del controllo intestinale e’ stato rispettivamente di 17.4 e 15.0 mesi; coloro che hanno iniziato l’educazione la vasino durante i primi 6 mesi hanno completato l’educazione più precocemente di coloro che l’hanno iniziata più tardi; coloro che hanno mostrato
segnali di stool toileting refusal all’inizio dell’educazione al vasino, l’hanno completata più tardi rispetto a quelli che non lo evidenziavano (P <.001); coloro infine che mostravano segnali premonitori ottenevano un controllo diurno delle minzioni e un controllo intestinale più precoce di quelli che non li evidenziavano (P <.001). Effetti collaterali degni di segnalazione non sono stati riportati.
Abbiamo recentemente studiato più in dettaglio i cosiddetti elimination signals28 utilizzando una parte dei dati del precedente questionario che non erano stati ancora analizzati. Ecco i principali segnali che anticipavano le minzioni e le percentuali di bambini che li mostravano: modificazioni dell’aspetto del viso 54%, segnali sonori/vocali 50%, indicazione della zona genitale 49%, atto di spingere 36%, altri segnali 28%. Nel 39% dei casi era presente un solo segnale, nel 61% almeno due. Ed ecco i principali segnali che anticipavano le scariche e le percentuali di bambini che li mostravano: atto di spingere 66%; modificazioni dell’aspetto del viso 61%, flatulenza 57%; segnali sonori/vocali 44%, indicazione della zona genitale 38%, altri segnali 18%. Nel 25% dei casi era presente un solo segnale, nel 75% almeno due.
Abbiamo quindi seguito 84 bambini (dati in corso di pubblicazione, analizzati in tre tesi di studenti presso l’Università di Statistica - Università di Bologna) che hanno iniziato l’educazione al vasino nei primi 3 mesi di vita. Ai loro genitori è stato somministrato un questionario di 20 domande. I dati sono stati raccolti telefonicamente circa ogni 3 mesi, in modo che i bambini fossero effettivamente seguiti da vicino e l’informazione fosse la più certa possibile e non basata su ricordi vecchi di uno o due anni. Tra i dati raccolti merita un cenno l’applicazione del metodo durante la notte: questa ha un forte impatto sulla probabilità di successo del metodo. Inoltre coloro che trasmettono segnali riguardanti la necessità di mingere hanno probabilità di rimanere asciutti durante il sonno (e quindi di essere indipendenti dal pannolino) tre volte maggiore rispetto a coloro che non li manifestano (dati non ancora pubblicati, ma analizzati per una tesi di statistica all’Università di Bologna).
Recentemente è comparsa ulteriore letteratura che ha confermato non solo che l’educazione al vasino dai primi mesi di vita è praticata in molte parti del mondo, ma anche che è priva da rischi, se condotta in un normale rapporto di amore genitori/figli, e cioè senza costrizioni o punizioni. Pensiamo che per alcuni bambini e per alcuni genitori possa essere proposto come metodo, venendo incontro anche