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Il latte materno per il piccolo bambino
In associazione a questi benefici, una nuova ricerca condotta dagli scienziati della RCSI University of Medicine and Health Sciences, ha dimostrato che esiste un’associazione positiva fra esposizione a latte materno nel periodo neonatale e meccanica cardiaca negli adulti nati prematuri.
I bambini e gli adulti prematuri sono esposti a un maggior rischio di disturbi cardiovascolari, tra cui cardiopatia ischemica, insufficienza cardiaca, ipertensione sistemica e polmonare. Tali disfunzioni persistono per tutto il periodo dell'adolescenza.
Lo studio, guidato da Afif El-Khuffash, professore clinico di pediatria presso RCSI e consulente neonatologo del Rotunda Hospital di Dublino, ha coinvolto 80 neonati prematuri e 100 neonati a termine. E’ stata eseguita ecocardiografia ai prematuri a 32e a 36 settimane di età e a un anno (età corretta) , ai neonati a termine veniva eseguita ecocardiografia ad 1 mese e a 1 anno.
Questo studio ha dimostrato che i prematuri che assumevano più latte della propria madre avevano migliori prestazioni cardiache ad 1 anno, suggerendo un effetto modulatore diretto sulla meccanica cardiaca.

Il latte materno è stato associato anche ad altri molteplici benefici: minore incidenza di enterocolite necrotizzante (NEC), sepsi a insorgenza tardiva, malattie polmonari croniche e retinopatia della prematurità.
Nel pretermine allattato con latte materno i vantaggi sono addirittura superiori rispetto al neonato a termine.

Le madri di neonati pretermine devono affrontare diverse sfide, tra cui quelle preesistenti e legate alla gravidanza che possono contribuire a ritardare la lattogenesi o una ridotta produzione di latte e una prolungata separazione madre neonato.
La dipendenza dalla spremitura per mantenere una buona produzione di latte, invece di allattare al seno, l’allattamento a tempo in ospedale, che riduce la frequenza delle poppate, l’impossibilità di rimanere accanto al proprio bambino in TIN, e l’esigenza di tornare al lavoro e di prendersi cura degli altri figli e membri della famiglia aumenta le difficoltà dell'allattamento al seno.
Il team multidisciplinari di terapia intensiva neonatale possono giocare un ruolo critico, nel supporto all’allattamento fornendo educazione, supporto istituzionale per la fornitura di latte e pratiche mediche che sostengono all’allattamento.

LATTE DONATO

Il latte donato di solito viene fornito da donne che hanno partorito un neonato a termine e per timore che possa trasmettere infezioni viene pastorizzato.

Il latte pastorizzato dei donatori è raccomandato per i neonati piccoli quando il latte materno non è disponibile.
Tuttavia pastorizzazione e cicli di congelamento e scongelamento, cambi multipli di contenitori e tempi di conservazione prolungati ne riducono la bioattività.

La refrigerazione a 4° per 24 ore provoca perdita di vitamina C, lisozima, lattoferrina, attività fagocitica, attività lipasica, IgA specifiche.

La pastorizzazione a 62,5° per 30 minuti utilizzata per il latte delle donatrici provoca perdita di lisozima, lattoferrina, fostatasi alcalina, citochine, linfociti, attività lipasica, IgA.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 23, Numero 1, anno 2022
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