EDITORIALE
Cari Amici,
Il miglioramento delle cure e dell’assistenza sanitaria che una comunità è in grado di mettere in atto nel complesso, sono da sempre, e oggi più che mai, legate ai continui progressi nei campi dell’innovazione tecnologica e della ricerca medico-scientifica.
Viene da sé che rimanere aggiornati è cruciale per svolgere l’attività professionale garantendo la migliore cura e assistenza possibili.
Il nostro piccolo contributo passa anche attraverso questa Rivista che vi propone novità o riflessioni sugli aspetti di cura.
In particolare in questo numero sintetizziamo gli aggiornamenti del 2023 alle linee guida per la rianimazione neonatale. Queste raccomandazioni forniscono nuove indicazioni sull'uso della spremitura del cordone ombelicale intatto, sulla selezione del dispositivo per la somministrazione della ventilazione a pressione positiva e su un'interfaccia primaria aggiuntiva per la somministrazione della ventilazione a pressione positiva.
Per quanto riguarda l'allattamento al seno, argomento a noi molto caro, vi proponiamo un articolo sulla mastite e la sua origine. La stasi del latte è stata sempre considerata il fattore scatenante della mastite,
ad oggi la ricerca scientifica di base ha dimostrato che contribuiscono allo sviluppo della mastite molteplici fattori.
Prove recenti suggeriscono che possa esistere una relazione causale tra il microbiota del latte e l’ospite fenotipo nella mastite.
Considerando la gestione pratica dell’allattamento materno in presenza di
più figli piccoli, vi proponiamo un articolo che indaga sulla gestione di questi
casi: gemellarità; nuova gravidanza etc. , proponendo quale sostegno un
operatore può offrire.
Nell'ultimo articolo viene presentato un nuovo progetto i cui obiettivi riguardano la prevenzione, la promozione del benessere e il sostegno psicologico in epoca perinatale, i quali trovano la loro declinazione in interventi indirizzati ad individui, coppie, operatori e collettività.
Concludo augurandovi buona lettura e, visto il periodo, buone vacanze.
Un caro saluto,
Arturo Giustardi