Rivista Italiana online la "Care"
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Scelti per voi

Rubrica a cura di
Dr. Lorenzo Giacchetti e Dr.ssa Arianna de Martino
Riprendiamo la nostra consueta rubrica degli articoli piu’ interessanti pubblicati negli ultimi mesi scelti e selezionati per voi partendo da una domanda piuttosto interessante:

"E’ arrivato il momento di ripensare al management del cordone ombelicale quando è necessaria una rianimazione neonatale?"

Is it time to rethink cord management when resuscitation is needed?

J Midwifery Womens Health. 2014 Nov-Dec;59(6):635-44

La domanda trova una risposta in questo articolo.
Preso atto della necessità di ritardare il clampaggio del cordone ombelicale sia nei neonati a termine che in quelli pretermine, c’è chi si è spinto ancora piu’ avanti ....
Vista l’ormai numerosa letteratura che consiglia questa pratica, ma allora perchè non ritardare il clampaggio del cordone anche quando un neonato necessita di rianimazione in sala parto? E quindi perchè non riservare lo stesso trattamento anche per i neonati a termine e pretermine che necessitano di manovre rianimatorie?
Sappiamo che un neonato riceve in media dalla trasfusione placento-fetale circa un 30% in piu’ di sangue se si apsettano almeno 1-3 minuti prima di clampare il cordone. La trasfusione placentare di un volume adeguato di sangue alla nascita ha un effetto protettivo nei confronti del distress respiratorio e previene l’ipovolemia favorendo la perfusione degli organi.
Nuove ricerche hanno dimostrato come ventilare un neonato prima del clampaggio del cordone possa ridurre le oscillazioni della funzione cardiovascolare ed aiutare a stabilizzare il neonato. L’ipovolemia determina una cascata infiammatoria con susseguente danno ischemico. Un’ipovolemia puo’ essere la causa di un’asistolia grave. L’aumento del volume ematico ha un effetto protettivo nei confronti del cuore e del cervello.
La maggior parte dei protocolli prevede che la rianimazione del neonato debba essere fatta lontano dal letto della mamma e prevede un clampaggio immediato del cordoneombelicale.
Ma visti tutti questi effetti positivi, perchè la rianimazione del neonato in sala parto non puo’ essere fatta al letto della mamma con il cordone ombelicale ancora attaccato e pulsante?
Al momento sembra essere “fantarianimazione” ma tra qualche anno potrebbe diventare la normale routine.

Supreme Laryngeal Mask Airway versus Face Mask during Neonatal Resuscitation: A Randomized Controlled Trial

J Pediatr 2015;167(2):286-291

Un altro studio interessante pubblicato ha voluto confrontare l’utilizzo della maschera laringea con quella facciale nella rianimazione neonatale.
Le linee guida di rianimazione neonatale prevedono l’utilizzo della maschera laringea in caso di fallimento della ventilazione con maschera facciale o tubo endotracheale.
In questo trial randomizzato controllato condotto in Vietnam sono stati arruolati 142 neonati di età gestazionale >34 SG e PN >1500g, 71 dei quali hanno ricevuto ventilazione con maschera facciale e 71 con maschera laringea.
I risultati hanno evidenziato nel gruppo ventilato con maschera laringea una riduzione della necessità di intubazione, un Apgar score a 5 minuti più elevato e una minor necessità di ricovero in Terapia Intensiva Neonatale.
Le conclusioni degli autori sono che l’utilizzo della maschera laringea è sicuro ed efficace, dopo adeguato training degli operatori; insomma sempre piu’ studi che confermano l’efficacia della rianimazione con maschera laringea al posto dell’intubazione endotracheale anche nel neonato.

Skin-to-Skin Care for Term and Preterm Infants in the Neonatal ICU

Pediatrics 2015;136;596

E per ultimo, ma non per importanza, citiamo un report dell’American Academy of Pediatrics sull’importanza dell’utilizzo e della diffusione della marsupioterapia nei reparti di terapia intensiva neonatale.
La Marsupioterapia è stata inizialmente descritta come un metodo di cure alternativo per i neonati di basso peso nei paesi in via di sviluppo, dove gli indici di mortalità sono molto elevati e gli equipaggiamenti dei reparti piuttosto insufficienti.
La Marsupioterapia intermittente che è una versione modificata della marsupioterapia, è adesso largamente offerta nei paesi occidentali ai neonati che necessitano di cure intensive inclusi i neonati in ventilazione meccanica o nei gravi prematuri. Questa metodica aumenta significativamente la produzione di latte ed è associata ad

Rivista Italiana online "La Care" Vol 3 No 1 anno 2015
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