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IL DOLORE MAMMARIO IN UN GRUPPO DI NUTRICI: RACCOLTA DATI AD UN MESE DAL PARTO
A. Cavalcanti, E. Del Bo

grafico 4

Alle stesse donne è stato chiesto: “Utilizza rimedi per questo dolore?”.
Il 26,9% ha risposto: “No” e il 73,1% ha risposto: “Sì”.
Alle 19 donne che alla domanda: “Utilizza rimedi per questo dolore?” hanno risposto: “Sì” è stato poi chiesto: “Che rimedi utilizza?”.

Rimedi utilizzati
Lascio il seno esposto all’aria il più possibile 15,8%
Spalmo il mio stesso latte sul capezzolo 47,4%
Lanolina 31,6%%
Altre creme per il dolore al capezzolo 31,6%
Garze di Connettivina sulle ragadi 36,8%
Coppette d’argento 42,1%
Paracapezzoli 36,8%
Tiralatte 31,6%
Spremitura manuale del seno 5,3%
Impacchi caldi sul seno 21,1%
Altro 5,3%

tabella 8

Alle stesse donne è stato poi chiesto: “Da chi le è stato consigliato?”.
Il 68,4% delle nutrici è stata consigliata da “Ostetrica/o”, il 15,8% da “Infermiera del nido” e sempre il 15,8% da “Parenti”. Nessuna donna ha risposto “Neonatologo”, “Ginecologo”, oppure “Amici”. Nel questionario online a questa domanda si poteva dare solo una risposta.
Alle 15 donne che hanno smesso di allattare è stato chiesto: “Perché?”.
La maggior parte delle donne dice di non aver avuto abbastanza latte o che non è comparsa la montata lattea. Solo 3 hanno smesso di allattare dopo aver preso l’aggiunta di latte artificiale e solo 1 donna dichiara di aver smesso anche per il dolore al seno provocatole dall’allattamento.

Conclusioni

In conclusione, possiamo dire che i risultati sono stati molto soddisfacenti, infatti l’85% delle intervistate allatta ancora dopo un mese.
Ad un mese dal parto la percentuale di donne che provano dolore è notevolmente diminuita e sono anche diminuiti i valori sulla scala VAS. Rispetto alla prima intervista il dolore è scomparso o notevolmente diminuito. Infatti ricordiamo che è normale sentire dolore durante i primi giorni del puerperio ma con un attacco corretto ed in assenza di ragadi dovrebbe scomparire in poco tempo.
Nonostante il dolore presente nel 64% delle donne nel primo questionario, le puerpere continuano ad allattare: se le donne quindi sono fortemente motivate ed incentivate a continuare l’allattamento riescono a superare il problema del dolore mammario e non abbandonano l’allattamento al seno.
Il dolore non è da sottovalutare: in assenza di ragadi e con un attacco e postura corretti se il dolore persiste l’ostetrica deve richiedere la consulenza medica. Lo 0,03% dei tumori al seno viene infatti scoperto proprio durante l’allattamento, secondo il National Cancer Institute statunitense. Nel nostro campione 3 donne provano dolore in corrispondenza di una parte del seno ma non hanno effettuato alcun accertamento.
L’ostetrica è la professionista che attraverso il sostegno alle nutrici le motiva a superare gli ostacoli.
In questo campione l’ostetrica è stata la più presente nel dare consigli sia nel primo che nel secondo questionario anche se, per quanto riguarda i rimedi, le donne risultano aver ricevuto informazioni poco chiare, in particolare il 31,4% di donne nel primo questionario e il 78,9% di donne nel secondo usa più rimedi in contemporanea. E’ probabile che esse abbiano ascoltato differenti pareri invece di prendere a riferimento i consigli di un solo professionista.
Inoltre, l’utilizzo o meno di rimedi dovrebbe tenere in giusta considerazione quanto emerge dalle evidenze scientifiche.
A. Cavalcanti, E. Del Bo
Rivista Italiana online "La Care" Vol 6 No 3 anno 2016- pagina 23 - Avanti »