Prevenzione e gestione del dolore nel feto e nel neonato
La care dunque rappresenta un insieme di misure volte ad offrire al neonato, e specialmente al neonato prematuro, il maggiore benessere, sia sul piano fisico che su quello psichico e relazionale per farlo stare bene e per ridurre il più possibile le cause del suo dolore e della sua sofferenza.
TECNICHE NON-FARMACOLOGICHE PER LA GESTIONE DEL DOLORE NEL NEONATO
Considerando il numero limitato di oppioidi o benzodiazepine utilizzabili in Neonatologia e gli effettivi risultati positivi della “Care”, è opportuno prendere in esame anche le numerose tecniche non farmacologiche per il controllo del dolore nel neonato.
In letteratura sono numerosi i metodi non convenzionali utilizzati, desidero però proporre e descrivere esclusivamente i più comuni, i più utilizzati, e i più scientificamente riconosciuti in grado di gestire e moderare il livello di dolore nel neonato.
Marsupioterapia
Nata nel 1970 in Colombia, questa terapia si sta mano a mano diffondendo in tutto il mondo e in questi ultimi anni sta prendendo piede velocemente in tutte le Neonatologie come metodo importante ed utile per gestire e curare il dolore del neonato.
Si tratta di incentivare il contatto pelle-pelle con i genitori: i bambini “contenuti”, “incubati” in questo modo hanno dimostrato di saper reagire maggiormente alle numerose difficoltà presenti sul loro iniziale percorso di vita.
Diminuiscono le apnee e le bradicardie, aumenta la produzione di latte nella madre.
Inoltre è stata rilevata, con l’utilizzo di questa tecnica, una diminuzione dei tassi d’abbandono da parte delle madri. È possibile che i parti prematuri inducano le madri a rifiutare il figlio, a non voler essere partecipi delle loro sofferenze o a non voler crearsi false aspettative sulle loro possibilità di sopravvivenza e con questo decidano di non riconoscerli come figli.
Questo metodo aiuta ad incrementare il rapporto genitore-neonato, aiuta la madre ad essere più fiduciosa e meno spaventata da questa piccola creatura e aiuta fisicamente il neonato nella circolazione sanguigna e nella termoregolazione. In più la voce del genitore lo distrae dagli eventi circostanti e lo tranquillizza.
È stato verificato scientificamente che diminuisce il tempo di pianto per il prelievo ematico dal tallone.
Procedura: si posiziona il neonato nudo, con il pannolino, a contatto diretto con il seno nudo materno o con il petto nudo paterno. Le cosce del neonato vanno lasciate flesse sul petto e gli arti chiusi verso il corpo materno o paterno, in modo da facilitare il tatto della maggior parte delle superficie corporea.
Fig. 3
Massaggio
Altra misura di comfort, facilmente applicabile al neonato.
Il massaggio è utile per aumentare l’attività del sistema parasimpatico, l’attività vagale e a aiuta a produrre un maggior stato di calma fisiologica.
È importante, nella somministrazione del massaggio, che il neonato sia nelle condizioni fisiche e psichiche migliori: i segni del neonato che dimostrano non recettività per il massaggio vanno rispettati, e il massaggio non inizierà finché il neonato non sarà pronto.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 14, Numero 1, anno 2019
16