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Il bonding materno: l’impatto degli eventi di vita stressanti durante la gravidanza
La depressione postpartum rappresenta la fine di un continuum di gravità dei sintomi e in questo studio il punto di cutoff per il rischio di sintomatologia depressiva è stato >12 [14]. Recentemente, molti autori hanno anche studiato la struttura dell'EPDS ed hanno scoperto che tale strumento misura non solo il rischio di sintomatologia depressiva post-partum ma anche le varie sfumature del vissuto emotivo materno. Seguendo quindi Tuohy e McVey [15], sono state estratte anche tre sottoscale: Anedonia (item 1 e 2), Ansia (item 3–6) e Depressione (item 7–10).

Analisi statistiche

I dati sono stati espressi come media (±DS) o numero e percentuale (%). La correlazione parziale MIBS ed EPDS è stata valutata controllando l'impatto negativo e positivo degli eventi accaduti durante la gravidanza. Successivamente, sono state condotte analisi separate per valutare l'associazione tra LES e gli esiti di interesse (sottoscale MIBS, EPDS ed EPDS Anedonia, Ansia e Depressione). Il possibile ruolo delle variabili di controllo (tipo di parto, parità, induzione del travaglio, modalità di parto, analgesia epidurale e ossitocina per l'induzione del travaglio) è stato valutato adottando una procedura di selezione del modello basata sul criterio informativo di Akaike (AIC) [16]. L'AIC fornisce una valutazione di quale modello offre il miglior compromesso tra parsimonia e previsione dei dati, tenendo conto delle caratteristiche importanti del fenomeno di interesse e ponendo l'accento sull'evitare l'aggiunta di ulteriori variabili [17]. Partendo da un modello completo, in cui le variabili di interesse (impatto negativo e positivo degli eventi della vita e loro interazione) e tutte le variabili di controllo sono state incluse come variabili indipendenti, si procede escludendo una per una le variabili meno influenti, fino al valore dell'AIC ottimizzato. Il modello con l'AIC più basso è stato considerato il miglior modello.
Sono stati utilizzati Modelli lineari generalizzati (GLM) per rispettare la distribuzione dei dati osservati [18] (cioè valori discreti positivi). Il modello selezionato è stato presentato per ogni risultato. La varianza, spiegata in termini di R2, è stata riportata per valutare l'adattamento del modello. Per valutarne la plausibilità, il rapporto di evidenza è stato calcolato rispetto sia al modello iniziale che al modello nullo [19]. Successivamente, la significatività statistica (α = 0,05) degli effetti inclusi nel modello è stata valutata attraverso l'analisi della devianza [18]. Le analisi sono state eseguite utilizzando il software R (R Core Team, 2018).

Risultati

Le caratteristiche antropometriche, cliniche e psicoemotive delle puerpere studiate sono riportate nella Tabella 1.

Tabella 1: Caratteristiche antropometriche, cliniche e psicoemozionali della diade madre-neonato

Il campione di donne (n = 425) è caratterizzato da fertilità bassa e tardiva ed alto livello socio-culturale.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 22, Numero 3, anno 2021
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