L'induzione al parto è stata adottata da quasi una donna su quattro. Anche il tasso di parto cesareo è stato piuttosto elevato (22,6%), di cui oltre la metà erano parti cesarei elettivi. Un punteggio totale EPDS >12, il cut-off più elevato per il rischio di depressione [14], era presente in 66 donne (15,5%). Tra queste, 332 puerpere (78,1%) hanno completato tutti i questionari (LES, EPDS e MIB).
La correlazione parziale tra il punteggio totale EPDS e MIBS, tenendo conto dei punteggi LES positivi e negativi, è risultata statisticamente significativa (r = 0.208; n = 332; p < .001) (Figura 1). Da queste analisi emerge che le madri con punteggi più alti nell’EPDS risultano avere punteggi più alti anche nel MIBS evidenziando come una maggiore presenza di distress nel postpartum si associ ad una risposta affettiva meno adeguata nei confronti del proprio neonato. 

Figura 1: Correlazione parziale (di Pearson) tra i punteggi totali MIBS e EPDS (n = 332). Nota: MIBS: scala di legame madre-bambino; EPDS: scala della depressione postnatale di Edimburgo. Correlazione parziale di Pearson che controlla i punteggi del sondaggio sulle esperienze di vita positivi e negativi, r = 0.208; n = 332; p < .001.

I risultati dell'analisi della devianza che valuta la significatività statistica delle variabili incluse in ciascun modello selezionato sono riportati nella Tabella 3, mentre i parametri del modello sono riportati nella Tabella 4.