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Musicoterapia in Terapia Intensiva Neonatale:
Questi risultati preliminari suggeriscono l’importanza del canto dal vivo e diretto al bambino in musicoterapia che, fornendo un’esperienza interattiva musicale coordinata ai movimenti del bambino, favorisce la connettività funzionale in regioni legate alla pianificazione e iniziativa motoria; inoltre, l’uso del canto, tanto del musicoterapeuta quanto del genitore, stimola le regioni legate al processamento affettivo ed emozionale. Essendo un intervento molto precoce, individualizzato e relativamente breve, la musicoterapia family-centered ha un fondamentale ruolo neuroprotettivo per il bambino prematuro, con potenziali effetti nel suo sviluppo globale a lungo termine.
I benefici della musicoterapia family-centered si estendono anche al benessere del genitore e alla relazione genitore-bambino. Il recente studio di Palazzi, Meschini et al. (2021) ha investigato l’impatto di un intervento breve di musicoterapia family-centered su 33 diadi madre-bambino prematuro in Brasile. I risultati hanno mostrato che le madri del gruppo di musicoterapia avevano minori livelli di ansia e depressione post-partum, rispetto al gruppo controllo, e che i livelli di stress, ansia e depressione diminuivano significativamente da prima a dopo l’intervento. Risultati simili sono stati incontrati anche da Kehl et al. (2021) che hanno investigato gli effetti della musicoterapia su 10 diadi genitore-bambino prematuro in Svizzera. Gli autori hanno mostrato una riduzione dell’ansia e della depressione post-partum genitoriale da prima a dopo l’intervento, oltre che un miglioramento dell’attaccamento tra genitore e bambino. In modo simile, Ettenberger et al. (2017) hanno investigato l’impatto della musicoterapia family-centered su 36 neonati prematuri e i loro genitori in Colombia. La musicoterapia ha avuto effetti significativi nell’aumentare il guadagno di peso giornaliero del bambino e nel diminuire l’ansia materna, oltre che effetti positivi nel ridurre la durata della degenza e nell’aumento del bonding tra genitori e bambini.
Come visto, a distinguere l’approccio family-centered da altri interventi musicali e musicoterapici in TIN è l’integrazione della famiglia nel trattamento, rendendo questo approccio particolarmente compatibile con programmi storici già ampiamente diffusi nella care in TIN, come il Newborn Individualized Developmental Care and Assessment Program (NIDCAP) (Als, 1986, 2009) e il Kangaroo Mother Care (KMC) (Conde-Agudelo & Díaz-Rossello, 2016; Rey & Martinez, 1983), e interventi recenti di particolare rilevanza clinica e scientifica come l’Early Vocal Contact (EVC), il contatto vocale precoce tra genitore e bambino (Filippa et al., 2013; Filippa et al., 2017; Filippa et al., 2021).

Musicoterapia family-centered, contatto pelle-a-pelle e contatto vocale precoce

Nella musicoterapia family-centered il genitore può partecipare alla seduta di musicoterapia con il bambino in incubatrice o, sempre se possibile, in contatto pelle-a-pelle, ed è incoraggiato a interagire vocalmente con lui. L’utilizzo di suoni e musica appositamente selezionati può facilitare l’omeostasi del bambino durante altre forme di stimolazione come il KMC e il massaggio. Quando un genitore canta per il suo bambino durante il contatto pelle-a-pelle, il bambino sperimenta un’esperienza vibro-acustica-olfattiva che può facilitare rilassamento, percezione sensoriale, attaccamento e benessere genitoriale, amplificando gli effetti benefici del KMC.

Alcuni studi hanno mostrato che, quando paragonata al solo KMC, la musicoterapia combinata al KMC modifica maggiormente la pressione sanguigna di bambini prematuri (Teckenberg-Jansson et al., 2011), migliora i livelli di sonno, riduce gli episodi di pianto e diminuisce significativamente l’ansia materna durante il trattamento (Arnon et al., 2014; Lai et al., 2005).
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 22, Numero 3, anno 2021
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