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Musicoterapia in Terapia Intensiva Neonatale:
Il recente studio di Span et al. (2021), realizzato in una TIN olandese con 17 bambini prematuri, ha mostrato che l’uso combinato di musicoterapia e KMC può determinare una riduzione della frequenza cardiaca e un aumento della saturazione dell’ossigeno da prima a durante la seduta, e che questi effetti sono maggiori rispetto alla sola musicoterapia.
Uno dei più importanti principi della family-centered care è quello di valorizzare ipunti di forzadi ogni famiglia e facilitare abilità genitoriali intuitive. Diversi studi mettono in evidenza l’importanza del coinvolgimento e dell’educazione dei genitori nella corretta stimolazione e nel riconoscimento dei segnali di stress del bambino (Ettenberger et al., 2017; Haslbeck, 2014; Kehl et al., 2021; Kostilainen et al., 2020; Palazzi et al., 2020; Palazzi, Filippa et al., 2021; Palazzi, Meschini et al., 2021; Whipple, 2000). Questi studi hanno mostrato che i genitori che partecipano a sedute di musicoterapia si recano a visitare i loro bambini più frequentemente e hanno un comportamento più consono alle loro esigenze (Whipple, 2000), manifestano livelli migliori di attaccamento (Kehl et al., 2021) e di bonding (Ettenberger et al., 2017), livelli inferiori di stress, ansia e depressione (Kehl et al., 2021; Palazzi, Meschini et al., 2021) e migliore sincronia interazionale tra genitore e bambino (Haslbeck 2014; Palazzi et al., 2020).
Al pari del KMC, l’Early Vocal Contact (EVC), ossia il contatto vocale precoce tra genitore e neonato, è altrettanto cruciale per recuperare il vincolo precocemente interrotto e promuovere il benessere del neonato e della famiglia (Filippa et al., 2013; Filippa et al., 2017; Filippa et al., 2021). Un’incubatrice può riprodurre le condizioni fisiche di temperatura e umidità, ma di certo non può offrire quel costante contatto e quella sensazione di sicurezza che il bambino ha sperimentato nella sua esperienza intrauterina.
Facilitando l’interazione del genitore attraverso l’uso della voce e del canto, la musicoterapia è in grado di ricreare quella sensazione di intimità e sicurezza. La voce e il canto genitoriale con il neonato prematuro favoriscono, infatti, la stabilizzazione del bambino e promuovono il vincolo e l’interazione genitore-bambino (Filippa et al., 2013; Filippa et al., 2017; Filippa et al., 2021).
Sostenere la voce e il canto genitoriale durante il contatto pelle-a-pelle rafforza gli effetti benefici di entrambe le pratiche. Arnon et al. (2014) hanno paragonato gli effetti del canto materno durante il KMC con quelli del semplice KMC in uno studio clinico randomizzato con 86 bambini prematuri in Israele. I risultati di questo studio hanno dimostrato che il canto materno conduce a una maggiore stabilità del bambino prematuro e a una maggiore riduzione dell’ansia materna, rispetto al solo KMC.
In modo simile, nello studio di Kaisamari et al. (2021), la musicoterapeuta ha guidato le mamme a cantare o praticare l’humming (canto a bocca chiusa) durante il KMC ed è stata riscontrata una diminuzione dell’ansia materna, evidenziando che il canto materno ha rilassato sia le madri che il bambino, sostenendo quindi la relazione e promuovendo vicinanza emotiva grazie alla creazione di momenti precoci di interazione. Oltre a promuovere la salute mentale materna e la stabilizzazione dei parametri fisiologici del bambino prematuro, associare canto materno e contatto pelle-a-pelle favorisce l’interazione madre-bambino. Nello studio di Palazzi, Filippa, et al. (2021), 16 diadi madre-bambino prematuro di una TIN brasiliana hanno partecipato a un intervento breve di musicoterapia dal vivo, in cui le madri venivano supportate e guidate nel canto materno durante il contatto pelle-a-pelle.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 22, Numero 3, anno 2021
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