Rivista Italiana online la "Care"
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INTERAZIONE FUNZIONALE Bambino-Genitore
Prof. A. Giustardi, Dr.ssa A. De Martino, Dr.ssa A. Semjonova

sviluppa in un linguaggio unico, specifico per quella coppia. E’ stato, infatti, dimostrato che se nelle prime ore dopo il parto il neonato viene tenuto a contatto pelle- pelle con la mamma la conoscenza di entrambi sarà facilitata, innescando una relazione potente e intima, che permette alla diade di riconoscersi e ritrovarsi al di fuori dell’utero e costruire un senso di appartenenza reciproca. Da un punto di vista materno il parto rappresenta un evento critico che comporta necessariamente la rottura con uno stato precedente. I momenti critici sono sinteticamente: la sensazione di aver perso qualcosa di sé, il passaggio dal “bambino immaginato” al “bambino reale” (che a volte non corrisponde al primo), la sensazione di uno “spazio vuoto” da dover di nuovo colmare con la ricerca di nuove soddisfazioni. La separazione diviene quindi dolorosa, non soltanto da un punto di vista fisico, ma anche psicologico e il contatto fisico precoce con il proprio bambino può aiutare a ricostruire quei fili relazionali, interrotti dall’esperienza del parto, favorendo un senso di continuità rispetto alla vita intrauterina e l’emergere delle proprie competenze materne.Numerosi studi in letteratura hanno dimostrato come questo precoce contatto pelle pelle influenzi positivamente l’adattamento del neonato all’ambiente extrauterino e l’avvio e il mantenimento dell’allattamento al seno. Per quanto concerne i vissuti materni la letteratura ha rilevato come sintomi ansiosi/depressivi nella donna possano avere un impatto negativo sulla relazione della madre con il proprio feto, neonato e poi successivamente con il proprio bambino. E’ stato descritto come alcune donne con sintomi depressivi possano manifestare problematiche e criticità nello sviluppo di una relazione affettiva con il neonato evidenziando un atteggiamento anaffettivo, sentimenti di rigetto e di negligenza nei confronti del loro bambino.Oltre al contatto pelle a pelle di fondamentale importanza in questa fase è l’allattamento al seno precoce che diventa lo strumento per proseguire in modo fisiologico quello che si è interrotto. La voce della mamma, l’odore e il calore della sua pelle, l’essere tenuto in braccio e il sapore del suo latte permetteranno al bambino di mantenere la continuità con le esperienze in utero, di riconoscere colei che lo nutre per orientarsi meglio nel nuovo ambiente.

La coppia padre-madre risulta in equilibrio fra stabilità e cambiamento dipendendo da fattori processuali specifici: in particolare la disponibilità reciproca a lasciare indietro le forze generatrici, che hanno dato ad entrambi quella particolare visione del mondo ed attitudine comportamentale, per assumere nuovi punti di vista derivanti dall'accoppiamento fra i due.

La nascita del figlio è, in questo senso, fondamentale: la capacità dei tre di risuonare sincronicamente, senza deludere le aspettative delle famiglie di origine, ma differenziandosi da esse in modo equilibrato è, per il modello sistemico, il compito di sviluppo più importante, il cui non ottemperamento porta la base di profonde ferite psicosomatiche e relazionali. Tutto questo ci porta al sistema di co-creazione del meccanismo di attaccamento, avente come obbiettivo la protezione della intimità: è la sinergia fra geni e ambiente, fra persona e sistema di riferimento che determina il buon esito del processo. Al clinico sta dunque il difficile compito di valutare e focalizzare l'attenzione su un singolo elemento, mantenendo una visione globale sulla complessità dei fenomeni con cui si esprime il particolare che in quel momento si sta esaminando.

Il modello di famiglia prevede una possibile, relazione chimico-biologica tra le sostanze che compongono la stessa famiglia di rimedi. Le informazioni interdisciplinari che provengono dai diversi campi del sapere forniscono utili conoscenze su come la sostanza-rimedio si relaziona con l’essere vivente e di come si esprime nel mondo. L’obiettivo è quello di costruire un unico mosaico, un quadro d’insieme che descrive come funziona il sistema-rimedio, come si organizza, si adatta, si ripara oppure si autodistrugge.

Riguardo alla relazione madre bambino risulta indispensabile approfondire la tematica del sostegno e vedere in che modo il repertorio può venirci in aiuto nel delineare profili di personalità e grandi famiglie di appartenenza che possano servire per orientarsi durante una diagnosi differenziale tra diversi rimedi.

Nel suo percorso l’uomo non è una creatura indipendente, ma interagisce costantemente con l’ambiente e necessita di sostegno e di protezione. Per l’uomo in particolare è fondamentale la presenza di figure e di situazioni di riferimento, per poter crescere e raggiungere una relativa autonomia. La dipendenza dalla relazione non è certamente appannaggio esclusivo della specie umana: è fortissimo in tutti i mammiferi. Il sostegno rappresenta una vasta area tematica in quanto corrisponde a un grande e complesso numero di fattori che servono a supportare ogni essere vivente fin dalle origini del suo sviluppo e della sua evoluzione. Esistono problemi legati alla tematica del sostegno: mancato sostegno, mancato riconoscimento, eccessivo attaccamento, eccessiva dipendenza.

Rivista Italiana online "La Care" Vol 3 No 1 anno 2015
A. Giustardi, A. De Martino, A. Semjonova - pagina 24 - Avanti »