Il taglio cesareo: un altro modo di nascere
M. Stablum, A. Giustardi
Ogni parto fa imparare cose diverse, un'anima può arrivare con una intenzione specifica al mondo, che può corrispondere benissimo con il taglio cesareo, per qualcun altro può essere violento e brusco. Ma di questo forse l'anima ha proprio bisogno per imparare dal modo di arrivare al mondo. Per questo dobbiamo fare di tutto di personalizzare, umanizzare il taglio cesareo come un parto, un altro modo di nascere.
La terapia neonatale si basa sul presupposto che i neonati sono consapevoli su ciò che accade prime e durante la vita pre e post natale per cui possono essere traumatizzati da eventi diversi.
Il trattamento dei neonati nati da taglio cesareo si compone di due momenti.
Simulazione dell'esperienza nascita con la regressione alla nascita da taglio cesareo quindi simulazione della nascita per via vaginale aiutando il neonato a rilasciare il dolore emozionale.
Alla fine della simulazione il neonato si troverà tra le braccia di sua madre.
I risultati di tale terapia indicano che i neonati beneficiano di tale trattamento.
I risultati di questo trattamento comprendono (Emerson 1989, 2000):
- Remissione di sintomi somatici quali asma, bronchite, dermatite,
- Risoluzione di sintomi psicologico/comportamentali quali coliche addominali, difficoltà nell'allattamento, alimentari, disturbi del sonno, irritabilità, iperattività, letargia
- In alcuni casi autismo, e disturbi dell'attaccamento
- Effetto preventivo su alcune forme psicopatologiche
- Cambiamento comportamentale per cui i neonati sembravano più allegri, sensibili alle relazioni inter personali più creativi ed indipendenti
- Viene descritta anche consapevolezza emozionale, espressiva e autorisoluzione
- In altre parole questi neonati miglioravano e sviluppavano qualità umane positive
- William Emerson è considerato il pioniere di questa terapia in cui ha integrato l'osteopatia, la manipolazione osteo-sacrale e la psicoterapia.
- Altre strategie terapautiche di cui beficiano i neonati sono state sviluppate da Harms, Castillino, Renggli e altri
- I neonati non possono che beneficiare da queste nuove terapie
- La psicoterapia neonatale è una strategia preventiva perchè prima i traumi pre e post natali vengono trattati meno disturbi dello sviluppo futuro si avranno
La ferita emotiva della donna
L'elaborazione del taglio cesareo da parte della donna dipende da vari fattori.
Un fattore è se si è trattato di un taglio cesareo selettivo o di emergenza, altrettanto importante erano le aspettative che aveva la donna verso il parto, come ha trascorso la crisi e quali erano i motivi di un taglio cesareo.
Cruciale è, se lei è stata coinvolta della decisione o no.
Si sentiva travolta o ha vissuto il sentimento del controllo e coinvolgimento?
Tagli cesari di selezione vengano vissuti in maniera meno traumatica in confronto a tagli cesarei di emergenza senza preparazione.
Essere coinvolti nella decisione, aiuta alla donna a mantenere il controllo e sentirsi responsabile del parto.
L'elaborazione del taglio cesareo avviene attraverso varie fasi.
SHOCK POSTOPERATORIO
spesso dopo un taglio cesareo (emergenza) le donne sono in uno stato di shock, spesso
è andata diversamente che come se lo era immaginato, in questa fase la donna "funziona" e per le emozioni che l'hanno accompagnata nel parto non c'è ancora posto.
I primi giorni
Alcuni giorni dopo il meccanismo di protezione svanisce e oltre ai dolori corporei si percepiscono anche i dolori psichici. Sentimenti di delusione, rabbia, invidia, senso di colpa. L'attenzione viene messa su processi corporei - dolori
è che devono essere mantenuti sotto controllo. In questo periodo spesso le donne non riescono a orientarsi verso il bambino e ai sentimenti della maternità. Perchè spesso sono occupate con se stesse e con le loro funzioni corporee. Questo può aumentare il senso di colpa. In questa fase
è importante sostenere la donna sia fisicamente che psicologicamente.
Fase della percezione
Nelle settimane seguenti dopo il parto la donna si deve riprendere dalla operazione e nello stesso momento deve occuparsi dal bambino. Tante donne in questa fase si sentono molto soprafatte, spesso si fanno la domanda della necessità del cesareo, era proprio necessario? cosa potevo fare meglio, ho sopportato poco, potevo resistere di più?"
M. Stablum, A. Giustardi
Rivista Italiana online "La Care" Vol 10 No 4 anno 2017- pagina 7
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