Il taglio cesareo: un altro modo di nascere
M. Stablum, A. Giustardi
Controversie
la quarta fase, che si trova all'incirca tra il secondo e il dodicesimo mese dopo la nascita, i sentimenti dolorosi devono essere elaborati e integrati. Alcune donne ora stanno analizzando in modo approfondito il taglio cesareo e cercano di elaborarlo. Alcune hanno già trovato la loro pace con la nascita e per altre l'esperienza
è così stressante che preferiscono non pensarci e spostarla il più possibile fuori dalla coscienza.
L' interscambio con altre donne che hanno avuto la stessa esperienza può essere molto utile, aiuta ad accettare la situazione con la consapevolezza di non essere sola. Il confronto con l'esperienza della nascita
è molto importante, una esperienza della nascita non elaborata può influenzare la qualità della vita e il rapporto con il bambino e con il partner.
Accettazione
Un'esperienza elaborata positivamente offre, come per altre crisi, l'opportunità di emergere rafforzate da essa. L'esperienza può essere accettata e considerata in relazione al resto della vita. Le donne trovano un senso nella loro esperienza in qualcosa che potevano esperimentare e imparare, perde il suo significato
"ho fatto male o bene". Le sensazioni dolorose si dissolvono, la donna ricorda la nascita, ma le emozioni non sovracaricano più e
la donna può accettare l'esperienza e fare la pace con se stessa.
Alla luce di quanto detto noi siamo sostenitori
della necessità di organizzare gruppi di sostegno per supportare, nelle varie fasi, le mamme i papà e i neonati nati da taglio cesareo.
Dobbiamo creare incontri sopratutto perchè non tutte le donne hanno avuto la possibilità di preparasi al taglio cesareo, per cui hanno bisogno di confrontarsi con altre mamme, di parlare, di dare spazio alle emozioni vissute.
I gruppi dovranno essere strutturati in modo da fornire:
- INFORMAZIONE
- SUPPORTO EMOZIONALE
- SOLLIEVO
- AUTO AIUTO
- AUTOSTIMA
Come creare questi incontri dipenderà dalle vostre scelte, è importante però che vengano fatte per la coppia, in quanto anche il papà ha il suo vissuto.
"La nascita non può essere un evento isolato medico, ma deve essere parte del processo di vita umana, possibilmente amorevole, dolce e con contatto.
Nel taglio cesareo non è al primo posto l'operazione, ma il dare il benvenuto alla luce ad un nuovo essere umano." (Jan English)
Io credo che tutti noi iniziamo la nostra vita come persone buone e capaci di amare ma, spesso questo stato iniziale viene corrotto da tutta una serie di tossine nell'utero nella fase prenatale. Se tutti noi potessimo concepire i nostri figli in una situazione di amore, e nutrirli nel ventre con amore, e crescerli in una situazione d'amore e di rispetto, una volta che questi bambini saranno diventati adulti, restituirebbero al mondo ciò che hanno ricevuto, ma in quantità
superiore.
Credo sia necessario ricordare che il modo in cui noi trattiamo i nostri figli sarà il modo in cui loro tratteranno noi e che, se desiderate avere un mondo migliore, un mondo di pace, un mondo abitato da persone buone, dobbiamo iniziare a comportarci positivamente nei confronti dei nostri figli dal momento del concepimento.
Anche se la nostra esperienza è andata diversamente da come l'abbiamo immaginata, possiamo sempre recuperare, anche quando siamo adulti. Dipende sempre dall'intenzione e attenzione che abbiamo e di quello che facciamo, una separazione non deve sempre essere traumatica, dipende con quale rispetto e attenzione viene fatto e comunicato al bambino. Possiamo sempre recuperare. Non possiamo cambiare la storia ma la possiamo vedere in un'altra luce.
M. Stablum, A. Giustardi
Rivista Italiana online "La Care" Vol 10 No 4 anno 2017- pagina 8
- Avanti »