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Il sorriso in periodo perinatale
A questa età i bambini incominciano ad abituarsi allo specifico livello di responsività positiva, tanto che sono in grado di adeguarsi alla espressività di una persona estranea, anche se questa ha livelli di intensità superiori o inferiori di quelli della madre.
Nella fase iniziale, quindi, sembra che i bambini elicitino un livello diade-specifico di contingenza interattiva, piuttosto che un livello di rispecchiamento visivo al sorriso e questo potrebbe essere un meccanismo attraverso il quale il bambino tra i 2 ed i 6 mesi di età opera dei distinguo tra gli adulti riservando la produzione dei sorrisi alle figure di riferimento.
Lo sviluppo del sorriso nell’interazione faccia-a-faccia avviene in contemporanea ai cambiamenti dei patterns di attenzione del bambino al volto della persona che si prende cura di lui. In questa fascia di età il tempo dedicato a fissare il volto della madre decrementa, così come il sorriso diviene maggiormente coordinato, in linea con il contatto visivo sul volto materno e i pattern legati allo sguardo ed al sorriso cambiano. A tre mesi di età i bambini tendono ad iniziare e finire i loro sorrisi guardando il volto dei genitori, quindi si può sostenere che le prime espressioni che rivelano emozioni positive sono legate al contatto visivo. A sei mesi il bambino tende a guardare il volto della madre, sorridere, guardare altrove e solo dopo smette di sorridere.

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Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 11, Numero 1-2, anno 2018
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