Home sito | Copertina | Indice |            « Indietro Pagina [32] di 99 Avanti »
Storie speciali di allattamento e donazione
Simmons (2) riporta una percentuale del 40%, la più ottimistica dopo la Svezia, che notoriamente è la nazione europea più virtuosa in tema di allattamento materno, con percentuali generali di allattamento del 70% di tutti i neonati a 6 mesi e del 60% (esclusivo o parziale) dei neonati prematuri. Mentre per quanto riguarda l’allattamento dei gemelli, in uno studio (3) di coorte che ha utilizzato i dati dei centri di salute infantile e quelli dei registri nazionali svedesi, su un totale di 1657 gemelli di cui 695 prematuri, la frequenza di allattamento di questi ultimi è stata del 79% a due mesi, del 58% a 4 mesi, del 39% a 6 mesi, del 14% a 9 mesi e del 6% ad un anno.
Nel lavoro è stato anche valutato l’impatto dei fattori materni sull’interruzione dell’allattamento al seno.
E’ infatti opinione comune di tutti gli autori che le madri dei gemelli, anche prematuri, possono riuscire ad alimentare esclusivamente al seno i neonati per i 6 mesi raccomandati ed oltre, se adeguatamente informate e supportate in tutti gli ambiti in cui si muovono (2,3,4).
La letteratura è ancor più avara di lavori che si occupano delle madri donatrici delle banche del latte, della loro preziosa esperienza, del loro gesto che sembra piccolo ma invece ha una valenza enorme, salvo qualche report di esempi eccezionali di donne che sono riuscite a donare il proprio latte anche in situazioni di particolare difficoltà e gravosità emotiva.
Specificatamente faccio riferimento ad aneddotici casi di donazione da parte di madri che non hanno potuto dare il latte al proprio figlio perché deceduto o malato (5-8). Welborn in uno studio del 2012 (5) ha descritto il vissuto di 21 madri che hanno donato, per un periodo più o meno lungo, il loro latte gratuitamente alla banca del latte dopo la perdita di un figlio o in utero o dopo la nascita. Da precisare però che ben 15 hanno donato il latte quando i loro neonati erano in TIN ma impossibilitati ad alimentarsi. La motivazione sta nelle loro parole, riferite nel questionario utilizzato nello studio: “la sola cosa che io posso fare è dare il mio amore e il mio latte”.
Il sentimento principale di questo tipo di donne, raccolto in un altro lavoro (6) che ha coinvolto 14 madri intervistate dagli autori, che tiravano il latte, anch’esse durante la degenza dei loro figli in TIN perché nati prematuri, è la sensazione forte che l’offrire il latte ottenuto con la spremitura possa ridurre il naturale paradosso separazione-connessione che accompagna la nascita e che si esaspera con il parto prematuro.
Questo aspetto viene ulteriormente in una review (7) che si occupa proprio del sentire e dei bisogni delle donne che esprimono il latte in TIN.

Le madri che hanno perso i loro figli prima o dopo la nascita, riconoscono nell’estrarre il latte dal seno un modo per mantenere un legame fisico con i propri bambini (5).
Non solo. Per alcune addirittura l’espressione del latte con la spremitura è un modo profondo per sentirsi ancora una madre in assenza del proprio figlio.

Una donna che ha donato il proprio latte alla banca del latte di Denver per ben 6 mesi dopo la morte del suo piccolo, riferiva che tirare il latte le serviva per mantenere viva la memoria del suo bambino e l’aiutava a stabilire una connessione pluriquotidiana con suo figlio (8).

Altre madri hanno usato l’espressione e la donazione del latte come mezzo per trascendere il dolore nutrendo altri neonati con il loro latte (9).

Eccezionale e unico è il caso (10) di una madre adottiva che oltre ad alimentare il figlio adottato esclusivamente al seno per 6 mesi e fino a 2 anni di vita, è diventata una donatrice della banca del latte.
La motivazione principale nel cercare di indurre la lattogenesi sta nel cercare di stabilire un contatto con il proprio figlio adottato, ancor più che quello di alimentarlo con il prezioso latte materno, perché l’allattamento è un momento di profonda intimità fra madre e figlio.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 11, Numero 1-2, anno 2018
32
            « Indietro Pagina [32] di 99 Avanti »