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Assistere ed educare:
situazioni in cui veniva ritenuta necessaria l’aggiunta, come la presenza di un calo ponderale eccessivo (vedi grafico). Il 76% delle donne seguite viene dimesso con allattamento esclusivo, contro il 38% delle donne non seguite.

Allo scopo di raccogliere informazioni circa l'andamento delle poppate, abbiamo compilato una scheda di valutazione della poppata (Appendici n. I) e attribuito, per comodità di studio, ad ogni sezione un punteggio massimo ed uno minimo per poter affermare che "l'allattamento va bene". Per la sezione posizione il punteggio sufficiente va da 4 a 6, per la sezione reazioni 3-5, per la sezione legame emotivo 2-3, per la sezione anatomia 3-4 e per la sezione suzione 5-7, più 1 punto per la sezione "durata della poppata”. Il punteggio per poter affermare che l'allattamento va bene va da 18 a 26, al di sotto di 18 possiamo affermare che vi sono sicuramente delle difficoltà.

Dall'analisi dei dati è emerso che la percentuale di donne che hanno avuto un buon punteggio dalla valutazione della poppata è molto più alta nelle donne che hanno ricevuto assistenza.
Abbiamo quindi voluto calcolare, per ulteriore conferma, il rischio relativo, considerando come fattore di "esposizione" l'assistenza ostetrica. Abbiamo calcolato, pertanto, l'incidenza di un punteggio tra 18-26(quindi l'allattamento che procede bene) tra le donne che hanno ricevuto assistenza e l'incidenza di tale punteggio tra le donne che invece non l'hanno ricevuta.
RR: I punteggio+ (seguite)/ I punteggio+ (non seguite) RR: 0,79/0,52 = 1,51. Il RR è risultato maggiore di 1, pertanto l'assistenza è correlabile positivamente ad un miglioramento della qualità della poppata e ad una riduzione delle possibili difficoltà nell'allattamento.

Conclusioni dello studio

Dallo studio si evince che poche donne ricevono informazioni sull'allattamento da professionisti durante la gravidanza, contrariamente a quanto viene raccomandato anche dalle linee guida della gravidanza fisiologica e, quando offerte, spesso sono frammentate e riguardano solo pochi argomenti, senza offrire una visuale d'insieme.
Indagando le caratteristiche degli allattamenti precedenti si evince che la motivazione ricorrente, sia per le donne che hanno allattato per meno di sei mesi, sia per quelle che non hanno allattato al seno, è la produzione insufficiente di latte o un attacco non adeguato, segno spesso di una scarsa assistenza e di uno scarso interesse a promuovere l'allattamento al seno.
Sono emerse anche delle criticità circa la struttura dove le donne hanno partorito, in cui molte donne hanno affermato di ritenere che la struttura non riesca efficacemente a promuovere l'allattamento al seno, anche per la scarsa privacy che impedisce, inoltre, alle donne di avere la tranquillità di effettuare le poppate con il contatto pelle a pelle. Inoltre la maggior parte delle donne ha ritardato la prima poppata ben oltre la prima ora dopo il parto, pratica che può influenzare negativamente la riuscita dell'allattamento al seno e l'attaccamento madre-bambino.
L'assistenza offerta dall'ostetrica ha dimostrato avere un'influenza positiva su molti aspetti. Nelle donne seguite dall'ostetrica, infatti, c'è un grado di soddisfazione maggiore per l'assistenza ricevuta. Inoltre l'assistenza ostetrica ha un ruolo positivo sulla promozione dell'allattamento a richiesta e di una durata della poppata conforme ai desideri del neonato, sulla riduzione delle false credenze
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 11, Numero 1-2, anno 2018
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