Home sito | Copertina | Indice |            « Indietro Pagina [26] di 51 Avanti »
Il taglio cesareo 'dolce'
8. Il manicotto della pressione viene posizionato sull’arto inferiore, il saturimetro su un dito del piede controlaterale.
9. Viene eseguita l’anestesia loco-regionale (subaracnoidea, peridurale, spino-peridurale), cercando di mantenere un’adeguata stabilità cardiocircolatoria (impiego di farmaci vasopressori, pre-load,co-load, dislocamento uterino) e di controllare gli effetti collaterali ad essa correlati (es. nausea/prurito da oppioidi, brivido, spinale alta, tossicità sistemica, cefalea post-puntura durale.
10. Dopo l’esecuzione dell’anestesia viene posizionato il catetere vescicale;
11. Bisogna eseguire un’auscultazione del battito cardiaco fetale poco prima della disinfezione della cute per confermare il benessere fetale;
12. Sono da evitare archetti reggiteli che tendono a limitare lo spazio attorno alla madre;
13. Si raccomanda la disinfezione della cute con soluzione alcolica (clorexidina 2% colorata) per evitare l’interferenza con la funzionalità tiroidea del neonato conseguente al riassorbimento e passaggio nel latte di iodio con l’impiego di soluzione iodata (iodopovidone);
14. Dopo aver accertato il piano anestesiologico e il benessere materno-fetale, viene fatto accomodare in sala operatoria il padre, seduto vicino alla propria compagna, in modo da non intralciare con il personale eil campo operatorio;
15. Le braccia della madre sono libere di muoversi, aperte e adagiate su adeguati supporti;
16. Il camice viene rimosso ma il torace viene coperto con teli riscaldati per evitare la dispersione di calore (temperatura sala, anestesia);
17. Non bisogna pulire/disinfettare il seno;
18. Al momento opportuno il telo chirurgico viene abbassato per permettere ai genitori di veder nascere il proprio figlio;
19. Il padre sostiene il capo della compagna per aiutarla nella visione (la prominenza addominale spesso impedisce una buona visuale);
20. È preferibile abbassare la luminosità delle luci al momento della nascita;
21. Uscita la testa fetale, si somministrano 10U.I.di ossitocina per provocare la contrazione uterina e attendere la fuoriuscita del resto del corpo;
22. Il neonato viene adagiato sul torace della madre, trasversalmente, in modo da appoggiare la testa sul seno sinistro (in prossimità del cuore) rivolta verso la madre, braccia e gambe aperte (in caso di parto gemellare i neonati vengono consegnati direttamente all’Ostetrica e alle cure del neonatologo; solo successivamente, e possibilmente entro 5’, vengono posizionati sul seno materno);
23. Adagiato il neonato sul torace della madre, l’ostetrica provvede alla sua asciugatura e copertura con teli riscaldati e alla copertura del suo capo con cuffietta;
24. Una volta iniziato, il contatto pelle-a-pelle non deve essere interrotto e deve proseguire per almeno un’ora (o più,se la madre lo desidera);
25. Dopo aver atteso almeno 60’’ (o la cessazione della pulsazione), il cordone viene reciso e l’ostetrica posiziona il cord-clamp. L’ulteriore taglio cordonale può essere fatto dal padre;
26. Gli operatori provvedono al cambio dei guanti (possono già indossarne due paia all’inizio dell’intervento oppure sostituirli dopo la consegna del neonato) e ripristinano la divisione del campo operatorio con l’apposizione di un nuovo telo chirurgico;
27. Si attende l’espulsione spontanea degli annessi fetali;
28. Il neonatologo osserva il neonato e/o lo visita direttamente sul torace della madre, assegnandogli il punteggio Apgar (in caso di criticità il neonato viene portato all’isola neonatale per i provvedimenti necessari e successivamente riconsegnato alla madre per proseguire il contatto pelle-a-pelle);
29. In caso di instabilità materna (ipotensione, nausea, vomito) va considerata l’opportunità di far proseguire il contatto pelle-a-pelle al padre;
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 14, Numero 1, anno 2019
26
            « Indietro Pagina [26] di 51 Avanti »