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La diade madre bambino
e i problemi relativi all’allattamento al seno
- cambiare frequentemente le posizioni dell’allattamento per svuotare bene tutti e 4 i quadranti della mammella;
- evitare l’uso del tiralatte e delle aggiunte di latte artificiale;
- consigliare impacchi caldo
- umidi o freddi sul seno a seconda di cosa faccia sentire meglio la paziente;
- insegnare la spremitura manuale e consigliarla per svuotare il seno prima che il neonato si attacchi (per permettere un pasto migliore al neonato che altrimenti trova un seno duro e può fare fatica ad attaccarsi!).

Generalmente nella pratica clinica è sufficiente modificare le abitudini ambientali per ottenere dei risultati buoni, senza ricorrere all’utilizzo di rimedi omeopatici in questa fase para-fisiologica e che, generalmente, ha una buona evoluzione attaccando nel modo corretto il bambino.

MASTITE

Per mastite puerperale si intende una infiammazione acuta della ghiandola mammaria dovuta al passaggio di agenti patogeni attraverso il capezzolo favorita dalla stasi del latte materno.
Clinicamente la paziente presenta a livello del seno i classici segni dell’infiammazione: rubor, calor, tumor e funcio lesa, può esserci febbre e leucocitosi. Se non trattata può cronicizzare in ascesso mammario.

Consigli pratici:

In caso di mastite la cosa più importante è proseguire l’allattamento al seno perchè la causa della patologia è un mancato svuotamento del seno pertanto si deve consigliare alla madre:

- di iniziare i pasti sempre prima dal seno affetto attaccando direttamente il bambino;
- cambiare frequentemente le posizioni dell’allattamento per svuotare bene tutti e 4 i quadranti della mammella;
- evitare l’uso del tiralatte e delle aggiunte di latte artificiale;
- riposo a letto per la madre, abbondante idratazione, integrazione di vitamina C o assunzione attraverso la dieta.

Figura 5: Mastite


Caso clinico

Riportiamo il caso di una signora di 35 anni primipara che si presenta in 7° giornata postpartum presentando il seno destro arrossato, teso, dolente, caldo al tatto. La paziente inoltre riferisce febbre da 24 ore con brividi, durante la puntata febbrile ha mani e piedi ghiacciati, pupille dilatate e sete di acqua fredda ghiacciata (se con il limone meglio, riporta la paziente!).
Consigliamo Belladonna 30 ch 5 granuli da sciogliere in una bottiglia da mezzo litro che deve bere nelle 24 ore che seguono, sempre scuotendo la bottiglia per 5 secondi ogni volta prima di bere.
Le vengono mostrate le principali posizioni per l'allattamento (consigli pratici).
L’indomani la situazione è migliorata moltissimo prosegue la terapia per 2 giorni fino a risoluzione completa del quadro.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 14, Numero 1, anno 2019
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