La diade madre bambino
e i problemi relativi all’allattamento al seno
Dopo un lungo colloquio in cui le vengono illustrati i consigli pratici le
indichiamo come terapia Lac caninum 1 LM 5 gocce la mattina in un bicchiere d’acqua da bere a piccoli sorsi nell’arco della giornata mescolando con un cucchiaio di plastica prima dell’utilizzo.
Al controllo dopo 2 giorni e lei riferisce di sentirsi più tranquilla e serena, che il bimbo piange meno e alla visita è cresciuto 20 gr. Continua la terapia e dopo una settimana il problema del seno sembra risolto.
RAGADI DEL CAPEZZOLO
Si intende una fissurazione del tessuto cutaneo del capezzolo dovuta a un danno da frizionamento. A seconda della localizzazione si riconoscono ragadi curvilinee, ramificate o rettilinee.
La principale causa è un inadeguato attacco del bambino al seno, pertanto è fondamentale valutare quale sia l’errore per poi insegnare alla madre come posizionare correttamente il bambino al seno.
E’ sempre opportuno verificare se sia presente una sovra infezione da candida.
Consigli pratici:
- non utilizzare topici sul seno ma acqua con eventualmente sapone di marsiglia una volta al di (come per l’igiene del resto del corpo!);
- nel caso di ragadi sanguinanti utilizzare tra una poppata e l’altra il paracapezzolo di argento che favorisce la cicatrizzazione permettendo una più rapida formazione dell’epidermide (evitando che aderisca agli indumenti!) oppure le coppette antiragadi;
- consigliare una frequente spremitura manuale perché nel latte materno sono presenti moltissime sostanze che favoriscono la cicatrizzazione;
- consigliare di lasciare esposto all’aria il capezzolo o di usare il phone per qualche secondo in inverno per tenere asciutto il seno;
- nel caso di candida consigliare di lavare dopo ogni poppata il seno con acqua e bicarbonato e prima di ogni poppata lavare con una garzina imbevuta di questa soluzione la bocca del neonato (un bicchiere di acqua con 1 cucchiaino di bicarbonato);
- nel caso di candida modificare la dieta materna eliminando per almeno 6 settimane i dolci e gli zuccheri e aumentando l’introito di acidi grassi essenziali e cibi ricchi di zinco (frutta secca, semi).
Caso clinico:
Una signora che presenta, nonostante diversi tentativi di creme e unguenti da circa 2 settimane, ragadi al capezzolo molto dolorose, con fissurazioni profonde, che non guariscono.
Riferisce un intenso prurito che non le lascia tregua. Visitandola si nota una trasudazione densa, gialla, mielosa. Lei riferisce che durante i mesi invernali le capita spesso di avere a livello delle mani dei tagli molto simili a quelli del seno che tendono a non guarire mai.
Terapia: Graphites 30 ch 3 granuli mattina e sera per 3 giorni. Al controllo è
migliorata moltissimo e anche lei si dimostra soddisfatta.
RIFIUTO DEL SENO MATERNO
Il neonato allattato al seno può presentare, in concomitanza di una infezione virale o batterica, un rifiuto dell’alimentazione. Questo è molto frequente, è fisiologico e si risolve contestualmente alla risoluzione della malattia che ha portato all’inappetenza.
Diversa invece è la situazione di un neonato che, in assenza di patologie concomitanti, rifiuta il seno materno. Questo comportamento del neonato deve sempre essere contestualizzato; è fondamentale valutare le condizioni generali di salute del neonato, lo stato di crescita staturo-ponderale, i sintomi associati (vomiti, rigurgiti, pianto, indifferenza, apatia, sonnolenza…).
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 14, Numero 1, anno 2019
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