La Care madre-neonato:
favorire e ostacolare il bonding neonatale
Il massaggio e il contenimento fatto con le mani, aiutano a creare o a ripristinare quel legame mancante o carente soprattutto nei casi in cui
bambini e genitori sono stati subito separati fisicamente alla nascita, come nel parto cesareo e nel bambino prematuro. Il massaggio, attraverso il contatto, ripristina la sintonia tra genitori e neonati, aiutandoli a realizzare positivamente questa prima tappa dell'attaccamento. La valutazione post-partum di attaccamento dovrebbe iniziare immediatamente dopo il parto e continuare durante il primo anno di vita del bambino. La maggior parte dei genitori si lega subito positivamente al neonato; tuttavia, ci sono alcuni che non lo fanno in modo appropriato.
I comportamenti di mal-attaccamento variano, ma possono includere:
• rifiuto a guardare, toccare o tenere il neonato
• rifiuto di dare un nome al neonato
• commenti negativi sul neonato
• rifiuto di rispondere o rispondere negativamente (ad esempio, piangere, sorridere)
E' importante notare che durante il primo periodo post-partum molti altri fattori possono influenzare il legame, compreso l'anestesia dopo un cesareo, il dolore o un'esperienza traumatica della nascita.
“Il contato pelle-a-pelle supervisionato dal personale addetto alle cure immediate alla nascita va proposto non appena possibile dopo il parto ed idealmente protratto durante le prime 2 ore, creando le condizioni microclimatiche favorenti la suzione del bambino al seno, che non sempre avviene spontaneamente nella prima ora di vita. Ne deriva che le procedure assistenziali non d’urgenza al neonato, come il primo bagnetto o le profilassi di routine (oculare e vitaminica) possono essere posticipate di qualche ora, proprio per non interferire ed interrompere quell’intimità tra bambino, madre e padre tipica delle prime ore dopo la nascita e per favorire l’ emergenza quanto più spontanea possibile delle competenze
del neonato.”
L’avvio dell’ allattamento al seno deve essere proposto già da prima della nascita, senza però forzarlo nei modi e nella precocità, ad evitare effetti controproducenti.
Eventuali difficoltà nell’andamento del travaglio e del parto oltre alla volontà espressa dalla madre potranno portare variazioni nei tempi e nei modi di queste esperienze.
Più è il tempo passato in un contatto pelle a pelle nei primi giorni, maggiori sono i benefici, le donne che tengono i loro bambini pelle a pelle dopo la nascita accudiscono i neonati con maggiore facilità e confidenza, e riconoscono e rispondono ai bisogni dei loro bambini più
velocemente rispetto alle madri che sono state separate dopo la nascita.
La maggior parte dei bambini che non sono con la loro mamma dopo la nascita, sono con il personale sanitario che come di routine li valutano, li pesano e misurano, e li vestono, nessuna di queste attività è più importante per il nuovo nato che stare pelle a pelle con la sua mamma.
In molti casi, le procedure di protocollo come l’aspirazione del naso e della bocca, o la somministrazione di medicinali, o l’allontanare il bambino mantenendolo in una termoculla per osservazione, possono essere ritardate, o eseguite mantenendo il bambino pelle a pelle con la madre o addirittura evitate.
“Molti studi hanno comparato i bambini indisturbati che hanno ricevuto un contatto pelle a pelle con bambini che sono stati portati in una termoculla o che sono stati lavati e vestiti, ed è emerso che le condizioni de “i bambini pelle a pelle” sono migliori da molti punti di vista: hanno una temperatura corporea più stabile; piangono meno, si attaccano al seno più velocemente, per più tempo e più facilmente; hanno livelli più bassi nel sangue di ormoni dello stress; sono esposti alla flora batterica della pelle della madre che li protegge da infezioni esterne.”
Rivista Italiana
on line "LA CARE" Volume 15, Numero 2, anno 2019
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