ABSTRACT

Il pianto di un neonato è un segnale biologicamente corretto che esprime una condizione indesiderata ed è un richiamo naturale per attirare l'attenzione di chi lo accudisce.
Il pianto ha anche una seconda funzione: liberare lo stress. Piangere in modo liberatorio, sostenuti da una persona con il legame primario, è un importante meccanismo di autoguarigione per il neonato.
Il bambino ha bisogno di persone intorno a lui che gli trasmettano sufficiente sicurezza e tranquillità, ma spesso il pianto destabilizza i genitori che perdono la loro sicurezza e tranquillità.
Il pianto non deve quindi essere represso, ma bensì ascoltato.
Attraverso la consulenza i genitori possono trovare nuovi percorsi, grazie ai quali loro riescano a ritrovare sicurezza e fiducia in se stessi nell’accompagnare i propri bambini dal punto di vista emozionale.

ABSTRACT

The newborn cry is a biologically proper signal that expresses an'unwanted condition and is a natural reminder to attract the attention of those who care for it.
Crying also has a second function: releasing stress. Crying in a liberating way, supported by a person with the primary relation ans is important newborn self-healing mechanism.
The baby needs people around him who transmit sufficient security and tranquility, but crying often destabilizes parents who lose their safeness and tranquility. Crying must therefore not be repressed, but rather listened to. Through counseling, parents can find new paths or methods, thanks to which they can find safety and self-confidence in accompanying their children from an emotional point of view.