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La rivoluzione del latte materno
Questo numero, tuttavia, è inadeguato per soddisfare l'enorme necessità del paese. In Vietnam recentemente è stata inaugurata la prima banca del latte umano donato. In Cina la prima banca è stata attivata nel 2013 e in 3 anni ne sono nate 13 nelle grandi città e il latte donato viene utilizzato non solo per i neonati prematuri ma anche per altri bambini con patologie86. In Africa sono presenti 70 banche di cui 60 nel Sud Africa e il sistema della donazione del latte umano può essere considerato un approccio innovativo per i paesi in via di sviluppo87. In Europa ci sono 234 banche del latte attive e in Russia la prima banca del latte umano donato è stata aperta a Mosca nel 2014. In Italia attualmente sono operative 38 banche del latte, regolate per legge dal Ministero della Salute e coordinate dall’Associazione Italiana Banche del Latte. In 20 anni ne sono state attivate 18 ma che tuttavia coprono solo il 29% del fabbisogno italiano della popolazione dei prematuri88. La nostra Banca del Latte si chiama “Allattiamolavita”, un titolo che compendia i principi alla base del nostro lavoro che sono la promozione dell’allattamento al seno e il sostegno alla vita, e la donazione è un vero inno alla vita. Basti pensare al complesso Hamlet89-92 che fa diventare il latte materno una promessa di vita per i pazienti oncologici. Il logo della nostra banca è una versione stilizzata di un famoso dipinto attualmente esposto al museum di New York, la “Carità” di Guido Reni che ben esprime il senso dell’human milk banking, giacchè nell’accezione più nota, la dolce donzella protagonista dell’opera, rappresenta la vita che viene restituita a tre amici dell’autore, morti in un momento particolarmente doloroso della sua esistenza, proprio attraverso il latte materno. La nostra bamca del latte umano è attiva dal 2010 e ha raccolto più di 2500 litri di latte, arruolato più di 700 donatrici e alimentato circa 600 neonati prematuri. L’ultimo punto che tratterò brevemente è quello dei costi93-95. Quello economico è un aspetto molto studiato.
Pensate che la professoressa Meier ci tiene particolarmente a che le venga riconosciuto il primato di questo tipo di studi che il suo team, peraltro, conduce da più di 10 anni e che, a suo dire, hanno non solo cambiato l’opinione degli amministratori ma vengono ampiamente utilizzati negli Stati Uniti e in tutto il mondo, in quanto sono stati i primi a dare un valore monetario al latte umano nelle TIN95.
Nel 2016 lo York Health Economics Consortium ha elaborato il primo modello economico per i neonati prematuri e il latte umano96.
Alimentando con latte umano una popolazione annuale di neonati prematuri il Regno Unito potrebbe ridurre i costi sanitari di 10,1 milione di sterline solo nel primo anno.
Il risparmio è stato valutato in base a calcoli abbastanza articolati che tengono conto anche delle quantità di latte assunto e alla riduzione dei costi per le cure mediche legate alle complicanze della prematurità, ma il risparmio maggiore riguarda l’aumento del PIL correlato alle migliori performance lavorative e produttive97.

Ma non posso concludere parlando di costi ma piuttosto di sentimenti.

Per questo riferisco di un nostro studio che valuta il perché del gesto della donazione nel quale lo spirito altruistico ha riguardato l’83,8% delle risposte, in linea con la letteratura98-101 sul tema. Nel lavoro abbiamo chiesto di descrivere l’esperienza della donazione e, più di quanto ci aspettassimo, è stato un percorso intenso ed emozionante, uno scrigno prezioso di sentimenti spontanei che portano con sé un modello culturale da salvaguardare e diffondere, fatto di valori di rispetto, di condivisione, di solidarietà.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 19, Numero 2, anno 2020
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