Skin to Skin: linee guida ed evidenze scientifiche
E' necessario, quindi, poter promuovere l'interazione precoce tra il nuovo nucleo familiare (in accordo con le nuove linee guida sull'assistenza al neonato sano); questo, è stato dimostrato portare i seguenti benefici:
– Riduzione del pianto del neonato
– Precoce inizio dell'allattamento al seno
– Stabilizzazione dei parametri vitali (glicemia, temperatura corporea, evacuazione precoce e di conseguenza riduzione dell'ittero neonatale
ecc..)
– Gradimento da parte dei genitori di questa nuova metodica elevato.
Ricordiamoci che il legame si sviluppa nel bambino attraverso il contatto, la vista, l’udito, il gusto, l’odorato, la temperatura, quindi attraverso i sensi, mentre nella madre e nel padre, attraverso il vezzeggiare, baciare, coccolare, guardare il loro bambino.
Nonostante la variabilità della dose e tempi di intervento, vi è almeno un piccolo effetto sulla varie dimensioni di neurocomportamento materno in relazione al suo bambino.
Questo è coerente con la teoria biologia evolutiva, in cui la sopravvivenza infantile dipendeva da un immediato accadimento; non è mostrato alcun beneficio in qualsiasi studio in cui i
bambini vengono separati alla nascita dalla madre.
I principali risultati della meta-analisi, e dai singoli studi, come abbiamo visto in precedenza, mostrano che il contatto pelle a pelle sembra avere un effetto positivo sull’allattamento da uno a quattro mesi dopo la nascita, sulla quantità di glucosio nel sangue, sul pianto infantile e sulla stabilità della temperatura del neonato.
Tali benefici del primo contatto pelle a pelle possono essere discussi con
le madri ei loro partner durante la fase prenatale e le visite, è proprio in quei momenti che le madri possono essere incoraggiate a iniziare subito il contatto pelle a pelle e l’allattamento alla nascita.
Durante lo skin to skin, la temperatura del neonato sano dovrà rimanere all’interno di un range di sicurezza, che dovrà essere controllato dal professionista sanitario, a condizione che il contatto non sia ininterrotto; ovviamente il bambino deve essere ben asciutto e coperto tutto con una coperta preriscaldata, e la testa con un cappellino asciutto che viene sostituito se diventa umido.
Queste pratiche devono costituire una routine ospedaliera facendo attenzione che le madri e i neonati non vengano mai lasciati soli e non vengano presidiati dal personale medico nella consegna o nella sala di recupero durante questo periodo di transizione (Dageville 2008).
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 19, Numero 2, anno 2020
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