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Skin to Skin: linee guida ed evidenze scientifiche
Nei primi 45 minuti di vita appaiono movimenti della bocca e delle labbra e maggiore salivazione quale preparazione alla suzione del seno poi, spingendosi istintivamente con le gambine, si muove sul ventre materno alla ricerca della zona calda e profumata di latte offerta dai seni della mamma quando arriva all’altezza del capezzolo, spalancando la bocca, inizia a muovere con forza la testa verso destra e sinistra, fino a trovare l’areola iniziando a succhiare.
Questa sequenza di movimenti si completa, meglio se in un ambiente intimo e tranquillo, in non meno di 60/90 minuti ovvero il tempo indispensabile da offrire ad ogni neonato quale rispetto dei suoi tempi di adattamento alla vita extrauterina.” Tale fenomeno viene denominato "Breast Crawl", ed è stato descritto per la prima volta nel 1987 dall'Istituto Karolinska in Svezia (Widström et al, 1987). Il "breast crawl" è il modo più naturale, spontaneo e istintivo di iniziare l'allattamento al seno. Il bambino appoggiato sul petto della madre, muove gambe e braccia lentamente, e strisciando lentamente, usa tutti e 4 gli arti per procedere e raggiungere il seno per fare la prima poppata.
Il contatto "pelle a pelle" di solito, come abbiamo visto, dura intorno alle due ore, quando madre e figlio, subito dopo il parto sono particolarmente recettivi. Infatti, “nella prima ora di vita il neonato si trova in uno speciale stato di veglia tranquilla” (Brazelton), pronto ad incontrare i genitori durante la quale usa gli organi di senso per raggiungere il seno e fare la prima poppata.
L’ostetrica/l’infermiera vigila sul benessere di madre e bambino e si accerta che il contatto pelle a pelle non si interrompa mai, neppure per il trasferimento della donna dalla sala parto al reparto, consigliando alla neo-mamma di protrarlo per tutto il tempo che desidera.
La capacità del neonato di trovare autonomamente il seno materno tramite i movimenti coordinati sopra descritti è particolarmente evidente è da sfruttare pienamente quando madre e figlio stanno bene.
Se al contrario si rendesse necessario privilegiare le azioni sanitarie indispensabili a salvaguardare la salute di madre e/o bambino è indispensabile essere consapevoli che “il contatto pelle a pelle”, può e deve essere recuperato appena le loro condizioni sanitarie lo permettono oppure, può essere praticato dal padre quando sono le condizioni di salute materne ad essere critiche.
Sarà però indispensabile che la madre desiderosa di allattare al seno recuperi, non appena possibile, il contatto pelle a pelle con il proprio bambino.
Nel caso di nascita con parto cesareo programmato o urgente di giorno, il contatto pelle a pelle viene effettuato già nella sala risveglio annessa alle sale operatorie, purché le condizioni della madre e del bambino lo permettano. In questa situazione l’inizio dello skin to skin avviene all’incirca dopo 30’ dalla nascita e continua nelle due ore successive all’intervento, dove la mamma potrà beneficiare anche della presenza del neo-papà; questo contatto non deve essere interrotto neppure per il trasferimento della madre nel reparto di Ostetricia.
Sia nel parto spontaneo che nel parto cesareo, senza complicazioni, possono essere rimandate le pratiche neonatali di routine quali:  Bagnetto; Vestizione; Profilassi per la congiuntivite; Somministrazione intramuscolo della vitamina K come prevenzione della malattia emorragica del neonato; Visita neonatologica completa che vengono svolte solo al termine dello skin to skin per non interferire sull’inizio del legame tra madre e bambino.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 19, Numero 2, anno 2020
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