ABSTRACT

Se non viene garantita un’adeguata fonte di calore, sia il neonato pretermine che quello a termine sono a rischio di sviluppare ipotermia entro pochi minuti dalla nascita: questo si verifica in tutti i contesti, sia quelli urbani che quelli rurali, e in tutte le regioni del mondo, comprese quelle a clima temperato. La prevalenza dell’ipotermia neonatale, molto variabile (range 32-85%), č sostanzialmente superiore nei paesi a basse risorse, ed e‘ da tempo che l’ipotermia neonatale viene riconosciuta come importante causa di morbiditŕ e mortalita‘. Alla luce di queste evidenze l’OMS ha pubblicato, nel 1997, la “warm chain”, una serie di procedure che devono essere messe in atto in modo da evitare la perdita di calore da parte del neonato. Sempre in questo rapporto viene data una definizione di ipotermia (fino ad allora ci si riferiva in letteratura a valori molto eterogenei) che viene classificata in lieve (TC 36-36,5°C), moderata (32-35,9°C) e grave (<32°C)

If an adequate source of heat is not guaranteed, both preterm and full term newborns are at risk of developing hypothermia within minutes of birth: this occurs in all contexts, both urban and rural, and in all regions of the world, including those with a temperate climate. The prevalence of neonatal hypothermia, highly variable (range 32-85%), is substantially higher in low-resource countries, and neonatal hypothermia has long been recognized as an important cause of morbidity and mortality. In light of these evidences, the WHO published, in 1997, the "warm chain", a series of procedures that must be implemented in order to avoid the loss of heat by the newborn. Again in this report, a definition of hypothermia is given (until then very heterogeneous values were referred to in the literature) which is classified as mild (TC 36-36.5 ° C), moderate (32-35.9 ° C) and severe (<32 ° C)