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Temperatura all’ammissione al nido dei neonati sani dopo skin to skin
Lo skin to skin ha un effetto positivo sull’andamento della TC nei neonati nelle ore successive al parto: nel 2003 Bystrova ha condotto uno studio su 108 neonati ai quali viene monitorata la temperatura ascellare ad intervalli regolari di 30 minuti dalla nascita ai 120 di vita: oltre ad una temperatura media maggiore nei vari intervalli rispetto ai gruppi di controllo, si evidenzia, nel gruppo STS, un aumento della temperatura corporea durante lo STS stesso maggiore rispetto al gruppo di controllo [1]
Risultati simili emergono in uno studio del 2014, condotto su 240 neonati (122 fanno STS, 118 del gruppo di controllo ricevono le cure standard): le TC confrontate alla nascita e a 2 ore di vita mostrano un aumento maggiore nel gruppo che ha eseguito STS; inoltre in questo studio tutti i neonati nel gruppo STS sono normotermici alla fine dello STS stesso [14]
Nella casistica di Montebelluna questo non accade:
- confrontando il numero assoluto di ipotermici durante lo skin to skin e all’ammissione al nido, è maggiore il numero di ipotermici all’ammissione al nido;
- nei neonati di cui abbiamo entrambi i valori di TC (sia STS che nido), di quelli che partono da una TC bassa (71 neonati) ne restano ipotermici 54 (76%); dei normotermici alla partenza (114 neonati) 39 neonati diventano ipotermici (34%).
Analizzando gli eventi e le variabili che hanno luogo dalla nascita del neonato alla sua ammissione al nido e che ne influenzano la TC, si è cercato di capire perché i numeri di questa casistica sono bassi, e come si potrebbero migliorare.
Alla nascita la TC del neonato dipende dalla TC materna (dato non noto ed in ogni caso non modificabile) e dalla temperatura delle sale parto e della sala operatoria in caso di cesareo.
La temperatura delle parto è nota, quella della sala operatoria no.
Dalla nascita al primo rilievo di TC a 60 minuti, avvengono le manovre routinarie da parte del personale ostetrico/infermieristico e si avvia lo skin-to skin: le loro modalità di esecuzione potrebbero influire la temperatura corporea del neonato (asciugatura non completa, posizione mamma-bambino scorretta) ma sono difficilmente standardizzabili.
Ai 60 minuti di vita, al 24% dei neonati con TC < 36°C viene applicato un intervento correttivo (in 3 casi, con TC di poco superiori ai 35°C, si interrompe lo STS, in 17 casi, con TC medie di 35,8°C, i neonati vengono scaldati e ne viene ricontrollata la temperatura)
Dai 60 ai 120 minuti di vita, proseguendo lo skin to skin c’è un calo della TC nel 34%: di nuovo potrebbe essere in causa una scorretta esecuzione dello skin to skin, oppure il calo della temperatura potrebbe essere imputato alle manovre eseguite al nido: profilassi antibiotica e anti-MEN e bagnetto. Un rilievo a 90’ della TC neonatale fornirebbe un informazione in più rispetto al suo andamento.
Una volta al nido, la TC neonatale viene presa dopo profilassi e bagnetto: nel nostro caso non è noto se quest’ultimo possa influire la temperatura corporea ed essere quindi in causa nell’ipotermia riscontrata. La letteratura non fornisce indicazioni precise sul timing ideale (va sicuramente fatto a partire dalla seconda ora di vita, alcune istituzioni consigliano di posticiparlo alle 6 ore di vita), ma non lo indica come fattore che favorisce l’ipotermia neonatale: le differenze di TC prima e dopo sono infatti non statisticamente significative [5] [16].
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 20, Numero 1, anno 2021
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