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Salute del cavo orale nel bambino in fase di crescita
Il pediatra di famiglia, nella pratica quotidiana, può trovarsi di fronte a seri dubbi diagnostici e avere delle incertezze nel dare il consiglio giusto ai genitori del piccolo assistito, per i seguenti motivi:

• difficoltà a riconoscere i problemi e la loro gravità
• difficoltà di stabilire il momento più opportuno per iniziare la cura.

È risaputo che esiste una differenza concettuale fra i termini “dentizione” e “dentatura”.
Il secondo indica un periodo statico in cui non si verificano modificazioni in termini numerici a carico degli elementi dentari presenti in arcata. È, in altre parole, l’insieme degli elementi che compongono l’arcata stessa.
La parola “dentizione”, invece, indica il processo dinamico che porta all’eruzione in arcata degli elementi stessi. Sarà quindi corretto affermare che, fisiologicamente, si assiste ad una prima dentizione, attraverso la quale viene a formarsi la dentatura decidua, e a una seconda dentizione, che porta al completamento della dentatura permanente.
Il tutto può altresì essere inquadrato come l’alternarsi delle fasi evolutive di un unico processo di sviluppo. Il passaggio dalla fase dei denti decidui (da 6 mesi a 6 anni) alla dentatura permanente (dai 12 anni in poi) comprenderà una fase mista, che copre il periodo dai 6 ai 12 anni.
All’interno della dentizione mista, sono stati individuati e descritti dei momenti di passaggio particolarmente delicati al fine del corretto sviluppo dell’apparato stomatognatico nella sua totalità. L’odontoiatra di riferimento dovrà accompagnare il piccolo paziente in questa fase di crescita attraverso un percorso di fidelizzazione preventiva e avvalendosi naturalmente dell’alleanza terapeutica del genitore.
Queste sopracitate fasi, dalla rilevanza clinica così marcata, sono fondamentalmente tre:

• prima fase di permuta (6-8 anni): rappresenta il passaggio dalla dentatura decidua alla dentizione mista vera e propria; prevede la graduale esfoliazione degli incisivi decidui e comprende, in contemporanea, l’eruzione dei primi molari e degli incisivi centrali e laterali.

• periodo intertransizionale (8-10 anni): è un momento di fisiologico arresto dello sviluppo dentale; rappresenta, in un certo senso, un checkpoint evolutivo, importantissimo per lo sviluppo delle basi ossee (aumento della distanza intercanina) e per la maturazione delle gemme dei denti permanenti prossimi all’eruzione. In questo momento saranno presenti in arcata incisivi e primi molari permanenti e canini e molari decidui.

• seconda fase di permuta (10-12 anni): è appunto la fase in cui termina l’esfoliazione dei decidui e riprende l’eruzione degli elementi permanenti: canini, premolari e infine secondi molari. Non vengono chiaramente considerati i terzi molari.

La sequenza eruttiva degli elementi permanenti è nota: i primi ad erompere in arcata sono i primi molari, i quali non vanno a sostituire alcun elemento della dentatura decidua.

Successivamente all’esfoliazione degli incisivi decidui, erompono incisivi centrali e laterali e, in seguito, canini e premolari, con una sequenza differente a seconda dell’arcata.
I secondi molari si presenteranno in arcata a 11-13 anni e completeranno la maturazione degli apici radicolari a 14-16.
L’eruzione dei denti del giudizio, che avviene solitamente tra i 17 e i 21 anni, non potrà evidentemente essere contemplata nella dentizione mista.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 24, Numero 2, anno 2022
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