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La Kangaroo care:
Il case report sopra descritto ha dimostrato effetti positivi sulla depressione post-partum, probabilmente anche grazie alla coesistenza di fattori quali il trattamento farmacologico, il maggiore supporto del partner nella fase post-natale e il supporto professionale da parte del team di professionisti, che è riuscito a guidare di volta in volta la coppia verso un migliore stato di salute.
Il risultato positivo ottenuto, considerando anche la semplicità di esecuzione e i benefici sotto altri punti di vista, è comunque da tenere in considerazione nella pratica clinica. È importante sottolineare, in riferimento alla pratica clinica, la necessità di avere un protocollo che riesca a indirizzare al meglio l’applicazione a livello territoriale della KC. I contenuti di questo articolo potrebbero rappresentare una base da cui partire per migliorare la qualità dell’assistenza ostetrica erogata in fase perinatale. Il ruolo dell’ostetrica nel promuovere la nascita del legame familiare è fondamentale.
Attraverso un piano assistenziale personalizzato e mirato a soddisfare ogni tipo di bisogno, l’ostetrica è in grado di prestare assistenza di qualità alla donna in tutta la sua vita. In particolare, dovrebbe inserire la KC come strumento semplice, efficace, privo di costi all’interno della pianificazione dei suoi interventi.
In un’ottica di Family Centered Care, il rapporto triadico familiare deve essere promosso anche in puerperio, in un contesto diverso da quello ospedaliero, ovvero a domicilio.
L’attuazione di periodiche sessioni di KC a domicilio, coinvolgendo tutti i membri della famiglia, può favorire l’unione e la coesione e rafforzare i legami emotivi. Questo è il motivo per cui la KC come competenza avanzata dell’ostetrica deve rappresentare uno strumento indispensabile per l’assistenza domiciliare della donna in puerperio.
È proprio nel contesto domiciliare che l’ostetrica sarà in grado di valutare al meglio il sistema famiglia da un punto di vista relazionale, in quanto si tratta del contesto più sicuro per ogni individuo, il contesto a cui si appartiene.
Il team multidisciplinare che eroga assistenza alla coppia in questa particolare fase della vita è composto da diverse figure, ma l’ostetrica rappresenta quella più vicina alla famiglia, in grado di fornire tutto il supporto necessario da ogni punto di vista.
Nella pratica clinica, risulta fondamentale l’aspetto educativo e, per poter ottenere i risultati sperati attraverso l’applicazione della KC, è necessario che l’ostetrica informi e formi in maniera adeguata i genitori in modo da coinvolgerli nel processo di cura.
L’intera famiglia dovrebbe essere istruita sulla tecnica, sia per quanto riguarda gli aspetti pratici, che per quanto riguarda gli innumerevoli benefici che è in grado di apportare, soprattutto da un punto di vista relazionale. Nel caso in cui sussista un rischio di patologia psichiatrica in puerperio, quali disturbi dell’umore o depressione post partum, la KC potrebbe rappresentare un valido strumento da utilizzare per diminuirne il rischio di insorgenza delle patologie psichiatriche e migliorare aspetti relazionali negativamente influenzati dalla situazione patologica.

Alla base di tutto ciò è necessario, come raccomandato dall’OMS, un programma di formazione continua e di aggiornamento professionale in ambito di KC. Questo arricchisce il bagaglio professionale dell’ostetrica permettendo di erogare un’assistenza di qualità mirata al benessere di tutta la famiglia.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 25, Numero 3, anno 2022
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