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Musicoterapia attiva per la gravidanza e l’infanzia

INTRODUZIONE

Fin dal 1980 mi sono proposto lo studio, la ricerca e l'analisi dell'ascolto della musica e della musicoterapia attiva perché ho riscontrato che tale arte influisce, in parte negativamente e in parte positivamente, sulla gestazione e sullo sviluppo sensitivo del bambino fin dalla nascita.
L'ascolto e la pratica musicale esercita un ruolo molto importante nel bambino, sviluppandone le diverse facoltà e precisamente: l'affettività per quel che riguarda la melodia musicale; la sensorialità per quanto riguarda il ritmo, il suono e la melodia; l'intelligenza per tutto ciò che è armonia e presa di coscienza del linguaggio musicale. L’ascolto e la pratica musicale sviluppa inoltre la sensibilità, il temperamento, la maturità. Arte che per alcuni opera pure come terapia, nel senso di rilassamento della tensione nervosa e soprattutto dello stress. La formazione del gusto artistico è comunque una delle mete fondamentali di ogni civiltà. Affinché la musica abbia effettivamente una funzione di distensione, rilassamento fisico e mentale, occorre che durante tutto il periodo della gravidanza la paziente si abitui a svolgere un percorso di rilassamento musicale. In questo modo, al momento opportuno, potrà essere potenziato l'effetto terapeutico dell’ascolto musicale e della pratica terapeutica strumentale.

Prima di affrontare la tematica dell’ascolto musicale terapeutico è bene dare uno sguardo agli Hertz musicali e la differenza esistente tra 432 Hz e 444 Hz.

Frequenze della Musica

Lo spettro umano udibile genericamente è definito nella gamma che va dai 20 Hz ai 20000 Hz. Se analizziamo i suoni del pianoforte abbiamo una frequenza in Hz che va da 27,5 Hz a 4185,6 Hz. All’interno di questa estensione troviamo tutti gli strumenti musicali e la voce.

CLASSIFICAZIONE DEGLI STRUMENTI MUSICALI a 440 Hz

Oggi gli strumenti musicali vengono classificati a seconda dell’elemento vibrante, per la loro forma e materiale con cui sono costruiti.
 
MENBRAFONI: timpano,  grancassa, tamburo e  batteria. Il suono è prodotto dalla vibrazione della membrana tesa per effetto di percussione.

IDIOFONI: piatto, triangolo, gong, vibrafono, nacchere e tambourine. I corpi sonori, di metallo o di legno, entrano in vibrazione una volta percossi.

CORDOFONI: arpa, violino, viola, violoncello, contrabbasso, pianoforte, clavicembalo, banyo e chitarra. Il suono viene prodotto dalla vibrazione delle corde. Le corde sonore solitamente sono di minugia, di metallo e ora anche di nylon. Esse acquistano elasticità mediante pizzico (come nella chitarra, arpa e clavicembalo), sfregamento per mezzo di un archetto (come nel violino, nella viola, nel violoncello e nel contrabbasso), percussione con un martelletto (pianoforte). Gli strumenti a corda si prestano ad essere accordati anche a 432 Hz.

AEROFONI: flauto traverso, ottavino, clarinetto, sassofono, oboe, fagotto, tromba, trombone, corno, basso tuba, organo, fisarmonica e melodica. Il suono è prodotto dalla vibrazione dell’aria che è rinchiusa in tubi sonori o speciali mantici. L’aria è un corpo sonoro quando è contenuta in un tubo rigido o in un mantice e mantiene una via di comunicazione con l’esterno. Le vibrazioni dell’aria avvengono a causa delle compressioni e delle successive dilatazioni provocate dall’introduzione di nuova aria nel tubo sonoro e mantice.

Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 25, Numero 3, anno 2022
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