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Prendersi cura della cicatrice da cesareo
L’ideale è prendersi 20 min di relax per eseguire il massaggio, magari in posizione supina.
È importante sapere che il processo di cicatrizzazione varia da persona a persona e che può dipendere anche dal tipo di pelle.

Rimedi naturali che aiutano il processo di cicatrizzazione

• L’olio di rosa mosqueta è un antico rimedio per le rughe e la bellezza della pelle; il suo olio è ricco in acidi polinsaturi vitamine E, vitamina K e vitamina A (retinolo), stimola la rigenerazione cutanea.

Aloe vera: uno dei più popolari rimedi casalinghi per la cicatrizzazione. Molto economica e semplice da applicare, basta applicare la polpa dell’aloe sulla cicatrice. Il gel di aloe vera, dalle proprietà antinfiammatorie, contiene, inoltre, sostanze in grado di aumentare la produzione dei fibroblasti, le cellule che “costruiscono” la pelle, velocizzando così il processo di cicatrizzazione.

Borragine: l’olio, estremamente ricco di acido gamma linoleico, viene utilizzato dal nostro organismo per ricostruire la pelle

Olio di Iperico: stimola la rigenerazione cellulare della pelle. I flavonoidi in esso contenuti svolgono inoltre un’azione antinfiammatoria per le ferite.

Cipolla: E’ nota da secoli la sua proprietà diuretica e antibatterica naturale, essa è un ottimo cicatrizzante tanto da essere usata nelle creme per le smagliature della pelle; alcuni composti solforati esplicano azione antibiotica. E’ ricca di flavonoidi e polifenoli, in grado di contrastare la formazione di cicatrici ipertrofiche.

Argilla bianca: rappresenta una miscela viva di sostanze alluminio-silicilate che deriva dalle rocce granitiche; è conosciuta anche per le proprietà antisettiche (disinfettanti), battericide, cicatrizzanti e deodoranti.

Rimedi farmacologici che aiutano il processo di cicatrizzazione

Trascorsi i primi giorni dall’intervento si consiglia è di massaggiare la parte con creme elasticizzanti a base di vitamina E.

All’occorrenza, se il medico curante lo ritiene opportuno, si possono applicare creme o un cerotto cicatrizzante a base di siliconi.

Nei casi più ostinati, si può far ricorso nei 3-4 mesi successivi, all’endermologie. Una tecnica di medicina estetica che mobilizza i tessuti mentre la cicatrice matura.

Ed infine chi lo desidera può fare ricorso alla chirurgia, tenendo conto che bisogna aspettare almeno un anno prima di intervenire in modo invasivo sull’area e le alternative sono due, in presenza di una cicatrice infossata: praticare iniezioni sottocutanee di grasso o correggere la cicatrice con il bisturi.
Per una mamma che ha la tendenza a sviluppare cicatrici ipertrofiche, particolarmente spesse e fibrose, non sarebbe consigliabile intervenire per rimuoverle chirurgicamente. Se la pelle è predisposta, tornerebbero dopo il secondo intervento. In questi casi, si può ricorrere a infiltrazioni locali di cortisone, che attenuano il difetto.

Cicatrice da taglio cesareo e disturbi posturali vertebrali

I controlli ecografici eseguiti dopo taglio cesareo dimostrano spesso un ispessimento del tessuto fasciale, o “fascia”.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 26, Numero 1, anno 2023
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