ABSTRACT

Il pianto del neonato o del bambino, a volte definito "inconsolabile" , quasi a voler dimostrare in realtà, la nostra inadeguatezza a trovar spiegazioni o soluzioni, costituisce per intrinseca caratteristica, un evento emotivo ansiogeno destabilizzante.
Nei tempi remoti preistorici, questo pianto costituiva un rischio per la tribú come richiamo per le belve feroci ed i predatori, per cui i genitori cercavano con ogni mezzo di occultare tale suono, ricorrendo in primo luogo nell’attaccare il bimbo al seno materno.
In tempi più recenti la nuova realtà abitativa in comunità, in condomini o palazzi, il pianto di disagio del bambino, in prima istanza dello stesso, produce disagio ai vicini, specie in ore notturne. Il cosiddetto bambino mangia e dorme di tradizione cinematografica sembra appartenere ad altra realtà.

The crying of an infant or child, sometimes referred to as "inconsolable" , as if to demonstrate in reality, our inadequacy to find explanations or solutions, constitutes by intrinsic characteristic, a destabilizing anxiogenic emotional event.
In remote prehistoric times, this cry constituted a risk for the tribe as a lure for ferocious beasts and predators, so parents tried by all means to conceal such sound, resorting primarily in attaching the baby to the mother's breast.
In more recent times the new reality of living in communities, in apartment buildings or apartment blocks, the baby's crying of discomfort, in the first instance of the same, produces discomfort to the neighbors, especially in night hours.
The so-called eat and sleep baby  of film tradition seems to belong to another reality.