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Conosci il pianto del neonato?

Fig. 5 Rilassamento del neonato

L’operatore spiegherà ai genitori quello che è avvenuto e le motivazioni che lo sostengono.

L’occasione consente di fornire ai genitori una tecnica semplicemente realizzabile, sia con valenza consolatoria, in occasione di episodi di pianto critico, che come modalità relazionale con il proprio bimbo, con il fine di istituire un solido rapporto affettivo e sensoriale con lui, destinato a durare e radicarsi negli anni.

Questa tecnica sembra raccomandabile soprattutto per il  padre, con lo scopo non secondario di “compensare” la sua figura paterna solo esternamente partecipe per i nove mesi della gravidanza portata avanti dalla madre.

Conclusioni

La tecnica Mamaj si inserisce quindi fra le altre metodogie (bonding, abbraccio, massaggio e holding) e le sue peculiarità possono essere così riassunte:

- è di semplice attuazione;
- ripetibile da entrambi i genitori, soprattutto dal padre, e dagli operatori sanitari;
- viene svolta dal momento della nascita fino oltre i due mesi di vita del piccolo.

Il metodo può instaurare e mantenere un rapporto, già intrapreso con il bonding, di intensa relazione sensoriale ed affettiva all’interno di questo nuovo nucleo familiare che si è istituito.

Il bambino grazie a questa esperienza sensoriale globale partecipando con tutti i suoi sensi: tatto, olfatto, udito, e vista (rispettando i 20 - 40 cm) sarà in questo modo in grado di relazionarsi con i genitori con una modalità profondamente intima.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 27, Numero 2, anno 2023
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