Prevenzione della salute del perineo in gravidanza
L’impatto della gravidanza sul perineo è in rapporto a numerosi fattori tra cui: l’aumento di volume dell’utero, l’aumento della pressione intraddominale, le modifiche della composizione del collagene, l’aumento dei livelli di relaxina e di estrogeni. Grazie all’azione degli estrogeni si assiste a un processo di marcata imbibizione che rende i tessuti più soffici e morbidi.
Altro protagonista nell’architettura e nella fisiologia del perineo è la relaxina, ormone polipeptidico prodotto dal corpo luteo, endometrio e placenta, che in gravidanza rende elastici i legamenti e le articolazioni sacro-iliache tramite l’attivazione di enzimi attivi sul collagene. In gravidanza aumenta il filtrato glomerulare e la frazione di filtrazione, ne deriva un aumento della frequenza minzionale e della diuresi generale.
La stipsi è una condizione correlata alla diminuita peristalsi intestinale indotta dal progesterone che può favorire la comparsa di emorroidi. La gravida per questo deve avere delle abitudini alimentari efficaci e meticolose. I cambiamenti di inclinazione della pelvi inducono delle modificazioni a cascata nel resto della colonna vertebrale con aumento della cifosi lombare, iper-lordosi cervicale compensatoria e spostamento in avanti del baricentro corporeo.
MODIFICAZIONI DEL PAVIMENTO PELVICO DURANTE IL PARTO
Al momento del parto, il triangolo urogenitale inclina il suo centro verso il
basso ed anteriormente, mentre il triangolo anale, inclina il suo centro verso
il e posteriormente. I gruppi di fibre muscolari si dispiegano e permettono la
formazione del canale del parto.
Con la progressione della parte presentata, quella che era una disposizione orizzontale a raggiera delle lamine muscolari, si verticalizza progressivamente: in un primo tempo, le fibre muscolari si dispongono in modo tale da formare un "imbuto", successivamente, quando la parte presentata è impegnata o al piano perineale, esse cambiano la loro disposizione formando un cilindro.
Il primo fascio di fibre muscolari che va a risentire della pressione esercitata dalla discesa della parte presentata è il muscolo ischio-coccigeo, il quale, quando le membrane sono integre, va a scaricare la maggior parte della pressione sul muscolo pubo-coccigeo. Grazie a tali pressioni le fibre di questi muscoli si verticalizzano progressivamente andando a creare un canale verticale, nel quale andrà poi a scivolare la parte presentata, in direzione del muscolo ileo-coccigeo.
Dopo aver superato i muscoli dell’elevatore dell’ano la parte presentata arriva al diaframma urogenitale e qui incontra il muscolo trasverso profondo del perineo, il quale esegue un movimento di retrazione che permette alla bocca uterina di rimanere in alto e alle pareti vaginali di portarsi all’indietro, al fine di fare spazio alla parte presentata e continuare la progressiva formazione del canale verticale.
Superato il diaframma urogenitale, la parte presentata arriva ai muscoli superficiali del perineo.
Potremmo dire che, nel momento in cui il diametro biparietale della parte presentata arriva al diametro trasverso dello stretto inferiore si è completata la formazione del canale complementare del parto. Quando l’orifizio vaginale si dilata da assumere la forma sferica, le fibre del diaframma pelvico si sono totalmente verticalizzate e avviene l’attivazione del muscolo pubo-rettale,
il quale permette la deflessione della testa fetale.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 27, Numero 2, anno 2023
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