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Prevenzione della salute del perineo in gravidanza
La testa una volta arrivata allo stretto inferiore affiora sul perineo superficiale andando ad esercitare la pressione sul bulbo-cavernoso che provoca un bruciore forte.
È importante ricordare alla donna di non spingere, perché si possono creare delle lacerazioni, in questo momento la parte presentata dovrebbe uscire sotto la pressione generata dalla sola forza contrattile dell’utero. Avviene così il fenomeno del coronamento, cioè il diametro sotto-occipito bregmatico si confronta con le pareti vulvari, la testa a questo punto si fissa e non è più spinta all’indietro. Adesso avvengono i principali fenomeni meccanici che permettono la fuoriuscita del feto. Durate il disimpegno della parte presentata l’ano è beante, il coccige è spinto all’indietro e la distanza ano-vulvare raggiunge i 10cm. Normalmente la distanza è di 3cm. Il disimpegno è favorito dalle posizioni materne che permettono il movimento di nutazione determinando un aumento del diametro antero-posteriore dello stretto inferiore del bacino che da un iniziale valore di 9,5cm arriva a circa 12-12,5cm.

Conoscenza e valutazione

La valutazione ostetrica del pavimento pelvico è una valutazione olistica della donna, che tiene conto dei molteplici fattori che influenzano la salute perineale: etnia, costituzione biologica, stile di vita, alimentazione, sport, il peso, la postura, l’igiene, la parità, i tipi e il numero di parti effettuati.
E’ consigliato effettuare una prima valutazione del pavimento pelvico con un’ostetrica all’inizio del secondo trimestre ed una rivalutazione all’inizio del terzo trimestre di gravidanza.

I momenti cardine di tale valutazione si basano su:

• Anamnesi
• Esame obiettivo

La raccolta dei dati anamnestici avviene secondo criteri volti a definire:

• L’anamnesi familiare e fisiologica: si indaga sulla familiarità per disfunzioni del pavimento pelvico e deficit legamentoso per alterata costituzione genetica del collagene; vanno escluse viziature congenite del bacino e le malattie scheletriche. L’anamnesi fisiologica va a valutare le abitudini e lo stile di vita della donna.

• L’anamnesi patologica remota e prossima: esistono patologie distanti dall’apparato genitale che possono però interferire con le caratteristiche morfo-funzionali delle strutture muscolo-fasciali della pelvi o modificare l’entità o la direzione degli stimoli pressori endoaddominali. L’ostetrica pertanto indagherà riguardo a patologie respiratorie croniche, patologie del rachide, stitichezza cronica, traumi e pregressa chirurgia addominopelvica, obesità, terapie farmacologiche e abitudine al fumo.

• L’anamnesi ostetrica remota: si indagherà sul numero di gravidanze e di parti, la modalità del parto, se è stato o meno applicata la ventosa, se ci sono state delle lesioni vaginoperineali, se è stata effettuata l’episiotomia e il peso del neonato.

• L’anamnesi ostetrica prossima: E’ doveroso sapere la data dell’ultima mestruazione, l’evoluzione della gravidanza, il peso pre-gravidico, il peso attuale e l’altezza per valutare il BMI e l’incremento ponderale.

• L’anamnesi minzionale

• L’anamnesi intestinale

• L’anamnesi sessuale: si indagherà riguardo al benessere sessuale della donna, alla presenza o meno di sintomi associati ai rapporti sessuali.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 27, Numero 2, anno 2023
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