Il ruolo del microbiota del latte umano nel proteggere o predisporre alla mastite
La mastite è un'infiammazione della mammella che può essere accompagnata da infezione. Generalmente insorge durante le prime sei settimane dopo il parto, ma può presentarsi anche in qualsiasi altro momento dell'allattamento.
La mastite può essere definita come un'area del seno sensibile, calda o molto calda, a forma di cuneo, generalmente accompagnata da febbre (< 38,5 °C).
Le cause della mastite sono riconducibili a vari fattori:
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fattori dell'ospite come l'iperlattazione;
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fattori microbici come la diversità del microbioma del latte;
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fattori medici come l’uso di antibiotici e probiotici.
Fig. 1 Fattori che possono svolgere un ruolo nella composizione del microbiota del latte umano e nel proteggerlo o predisporlo
mastite.
FATTORI DELL'OSPITE
La secrezione del latte è il risultato di un lungo processo che include la crescita della ghiandola mammaria durante la gestazione, l'induzione della sintesi del latte al momento del parto, la modificazione del metabolismo materno che si mette al servizio della ghiandola mammaria e, infine, l'involuzione della ghiandola mammaria dopo lo svezzamento.
Tutti questi eventi sono controllati da una miriade di ormoni e da fattori prodotti dalla stessa ghiandola mammaria.
Il seno che allatta è una ghiandola dinamica che risponde alla stimolazione ormonale interna ed esterna.
Ad esempio, alti livelli dell’ormone prolattina nel sangue possono indurre galattorrea ed elevata produzione di latte materno. I livelli di prolattina nel sangue non sono sempre costanti e subiscono incrementi. Tali incrementi, in ogni caso, vanno considerati come fisiologici, ed entro certi limiti non costituiscono una condizione patologica.
L’iperprolattinemia va intesa invece come un’alterazione dei livelli di prolattina estranea alla normale attività dell’organismo. La prolattina è un ormone prodotto dall’ipofisi e in presenza di un adenoma ipofisario si ha una produzione di ormoni in eccesso.
Nella maggior parte dei casi l’eccessivo aumento della prolattina è legato all’uso di farmaci. In particolare, l’iperprolattinemia può essere causata da terapie per la cura dei problemi gastrointestinali o di malattie psichiatriche e può insorgere anche nei momenti di forte stress.
Il volume del latte dipende da un meccanismo di feedback per cui una maggiore rimozione del latte ne aumenta la produzione: una sovralimentazione dal seno o un eccessivo utilizzo del tiralatte perpetua un ciclo di superlattazione che diviene un importante fattore di rischio di peggioramento edema tissutale e infiammazione. Le madri che usano il tiralatte dovrebbero esprimere solo il volume consumato dal bambino.
FATTORI MICROBICI
Le comunità microbiche nel latte si formano attraverso molteplici percorsi, compreso lo scambio dal neonato alla madre.
I batteri buoni del latte materno (MOM) giungono nel latte trasportati dalle cellule della immunità innata della mamma (chiamate anche cellule dendritiche) dall’intestino materno attraverso il “circolo enteromammario”.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 28, Numero 1, anno 2024
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