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Il ruolo del microbiota del latte umano nel proteggere o predisporre alla mastite

Fig. 2 Schema riassuntivo delle varie fonti per la formazione del microbiota del latte umano

L’allattamento al seno trasmette il microbiota materno e sono presenti differenze significative nella composizione del microbiota di neonati allattati al seno o alimentati con formula.
Non solo, il latte materno sembra evoluto proprio in funzione della colonizzazione batterica, contiene infatti fattori pre-biotici come i galatto-oligosaccaridi (HMOs, Human Milk Oligosaccarides) che non possono essere assorbiti ed utilizzati dal neonato ma servono solo come nutrimento per i Bifidobatteri. Anche le IgA contenute nel latte materno sembra partecipino attivamente alla modulazione del microbiota intestinale del neonato rendendolo, tra l’altro, più resistente alla colite.
Un mese dopo la nascita, I bambini allattati al seno mostrano una flora stabile dominata da Bifidobatteri, le popolazioni di enterococci, enterobatteri, clostridi e bacteroides sono soppresse e possono essere isolate in quantità relativamente basse.
I nenonati alimentati artificialmente non hanno una popolazione microbica prevalente, il loro Microbiota include bacteroides, staffilococchi, E. coli, clostridi e bifidobatteri, la popolazione dei bifidobatteri è circa un decimo di quella dei neonati allattati al seno e ad 1 e 3 mesi nessun microorganismo predomina e ci sono più batteri anaerobi rispetto ai neonati allattati al seno.

Studi recenti che utilizzano tecniche coltura-indipendenti, compreso il sequenziamento metagenomico, hanno rivelato una perdita di diversità batterica nel microbioma dei campioni di latte mastitico rispetto ai campioni di latte sano. Nei soggetti infetti, i patogeni Staphylococcus aureus, Staphylococcus epidermidis e membri dei corinebatteri sono stati identificati come agenti eziologici predominanti rispettivamente nella mastite acuta, subacuta e granulomatosa.

Una disbiosi intestinale della madre dovrebbe, quindi, essere sempre affrontata data l’importanza di un sano microbioma del latte nella prevenzione della mastite.

La mastite subacuta si verifica quando i lumi duttali si restringono a causa dei biofilm batterici in un contesto di cronica disbiosi mammaria.
La disbiosi è definita come cambiamenti quantitativi e composizione qualitativa di un microbioma ospite che contribuisce alla malattia infiammatoria sia acuta che cronica.
Come in altri organi, quando il microbioma mammario perde batteri e diminuisce la diversità e il numero degli organismi antinfiammatori, si verifica un aumento dei batteri patogeni.

In condizioni fisiologiche, gli stafilococchi coagulasi negativi (CoNS) e gli streptococchi viridans (cioè S. mitis e S. salivarius) formano sottili biofilm che rivestono l'epitelio dei dotti mammari, consentendo un normale flusso del latte.
Nel contesto della disbiosi, queste specie proliferano e funzionano nelle circostanze opportunistiche in cui sono in grado di farlo formano spessi biofilm all'interno dei dotti, infiammando la mammella epitelio e costringendo il latte a passare attraverso un sempre maggiore lume più stretto.
CoNS e streptococchi viridans non producono tossine responsabili della mastite batterica acuta, pertanto, i sintomi sistemici sono rari e locali i sintomi al seno sono più lievi rispetto alla mastite acuta.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 28, Numero 1, anno 2024
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