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Prendersi cura di chi si prende cura: supporto alla genitorialità in Terapia intensiva neonatale
Assicurare al personale sostegno psicologico e formazione specializzata, volta al miglioramento della comunicazione, dell'ascolto, della comprensione e dell'accoglienza della famiglia, rappresenta una forma di azione professionale capace di dare vita ad una modalità di assistenza centrata sui bisogni della persona, cogliendo l'unicità di quello specifico nucleo familiare e adattando la propria comunicazione e le proprie modalità relazionali ai bisogni peculiari dei suoi componenti.
Ciò andrebbe a favorire una presa in carico globale del bambino e della sua famiglia, poiché «una Terapia Intensiva umanizzata non è solo quella centrata sul paziente, ma quella centrata sulla famiglia» (Stablum&Giustardi, 2019).
Difatti, come ci ricorda Winnicott (1964), «(...) se volete descrivere un bambino, vi troverete a descrivere un bambino con qualcuno. Un bambino non può esistere da solo, ma è essenzialmente parte di un rapporto». Appare necessario guardare al bambino e al suo ambiente di riferimento, osservandolo e sostenendolo insieme al suo genitore, al fine di preservare la sua evoluzione futura: «l'unità genitori-pretermine è fondamentale per garantire al meglio lo sviluppo neuro-psichico ai futuri individui» (Imbasciati, Dabrassi, Cena, 2011).
Inoltre, seguendo tale visione evolutiva psicobiosociale, il personale ospedaliero rappresenterà, a sua volta, l'ambiente in cui sono inseriti genitori e bambini durante l'ospedalizzazione. Pertanto, risulterà prezioso aver cura del benessere psicologico dei medici, degli infermieri e degli operatori presenti in TIN. Il progetto “Il Nido Psichico Rappresentazionale. Spazio e Tempo della Genitorialità” (Gabrieli, 2024a) abbraccia una visione dinamica, sistemica e multilivello, così da offrire supporto specialistico all’individuo, alla comunità, agli operatori che costellano l'ambito perinatale e alla collettività, con uno sguardo fiducioso all'evoluzione delle generazioni che verranno.

Le linee operative del progetto si propongono di dar forma a luoghi che accolgono e supportano, in modo tale da permettere:
· ai genitori di donare cure sensibili, responsive e autentiche ai propri bambini;
· agli operatori di mettere in atto buone pratiche di prevenzione, di sostegno e di cura dedicate alle famiglie;
· alla collettività di accedere a informazioni utili relativamente alle tematiche sulla nascita e sullo sviluppo del bambino, così da poter accogliere in modo informato e consapevole la famiglia nascente.

Il progetto intende occuparsi, dunque, dell'ambiente in cui è inserito il bambino ed è volto all'intercettazione di eventi subclinici e clinici, in ottica preventiva e di salutogenesi, in modo da intervenire con tempestività sull'evoluzione psicopatologica. Può essere applicato ad ogni contesto, in linea con i bisogni dei soggetti in esso inseriti, così da offrire un'opera professionale in grado di occuparsi dei vari elementi costituenti il sistema di interesse. In riferimento alla nostra disamina sul supporto alla genitorialità complessa in TIN, possiamo immaginare l'applicazione del progetto agli interventi preventivi e di sostegno psicologico all'interno delle Unità di Terapia Intensiva Neonatale che coinvolgano le famiglie coi loro bambini e gli operatori sanitari, ma non solo. Attraverso l'organizzazione di opere di sensibilizzazione, divulgazione e condivisione di buone prassi, sarà così possibile creare conoscenze e consapevolezze collettive orientate alla costituzione di un villaggio preparato, competente e capace di accogliere la famiglia e i suoi bisogni. Attraverso questo sguardo fiducioso e proiettato al futuro, prendersi cura di chi si prende cura significherà occuparsi del benessere del bambino, dei genitori e del personale impegnato nel ridare speranza al piccolo e alla sua famiglia, offrendo interventi multilivello che possano delineare prevenzione, cura e salute per tutti gli attori presenti nell'Unità di Terapia Intensiva Neonatale, al fine di preservarli da possibili evoluzioni psicopatologiche. Inoltre, sarà possibile sensibilizzare la collettività sulle azioni necessarie per accogliere e supportare la genitorialità prematura e sospesa tra salute e malattia.

In altre parole, attraverso buone pratiche, formazione continua e supporto emotivo/affettivo/relazionale sarà possibile offrire alla famiglia e agli operatori in TIN nuove prospettive di vita e benessere, custodendo così la genitorialità di oggi e quella del domani.
Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 29, Numero 2, anno 2024
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