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Il Congedo Parentale
Si notano forti disuguaglianze tra le diverse tipologie contrattuali, a favore di chi ha un contratto di lavoro più stabile.
Se infatti, tra i lavoratori con un contratto a tempo indeterminato la percentuale sfiora il 70% , tra quelli con contratto a tempo determinato scende al 35,95% e tra gli stagionali arriva al 19,72%.

Anche per il congedo parentale si assiste ad una netta crescita di richieste da parte dei padri.

Tabella 1 : dati INPS

Considerazioni

Il congedo parentale ha un effetto diretto e indiretto sul benessere familiare: la salute delle madri e dei bambini nel primo anno di vita è migliore, il legame tra genitori e figlio/a è più forte e il rischio di stress psicologico e depressione delle madri è notevolmente ridotto.
Ha anche un effetto positivo a lungo termine in quanto la migliore qualità del legame tra bambino/a e genitori rende i bambini più resistenti e quindi contribuisce in modo decisivo alla loro capacità di affrontare meglio le sfide della vita.

Il congedo di maternità e di paternità si concentra intorno al momento del parto e mira al recupero e alla salute della madre e al sostegno della famiglia da parte del padre.

Al contrario, il congedo parentale dà sostegno alla famiglia nella fase vulnerabile della sua formazione e contribuisce a conseguire la condivisione delle responsabilità di cura tra uomini e donne e la parità di genere in ambito lavorativo e familiare.

I dati mostrano un, purchè timido, cambiamento culturale. I padri che usufruiscono dei congedi sono in crescita e quindi anche il loro coinvolgimento nella gestione familiare.

Ma i dati mostrano anche come le diverse situazioni socio-economiche delle famiglie incidono fortemente su queste scelte.
E' evidente che una famiglia monoreddito ha maggiori difficoltà a rinunciare al 20% o 40% del proprio stipendio rispetto a famiglie benestanti dove entrambi i genitori lavorano.

Troppo spesso si assiste alla necessità, per le donne, di scegliere fra carriera e figli, ma è stato calcolato che un aumento dell’occupazione materna anche solo dell’1% sarebbe sufficiente a finanziare da 18 a 20 settimane di congedo parentale.

Concludendo, sebbene sia a livello Europeo che Italiano, negli ultimi anni si assista ad un maggiore impegno nelle politiche di sostegno alla famiglia e alla genitorialità i passi da percorrere sono ancora tanti.

Rivista Italiana on line "LA CARE" Volume 29, Numero 2, anno 2024
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