L’intuito madre-neonato e il toilet training assistito.
Rugolotto S. 1, Giliberti L. 2, Boucke L. 3, Zanardo V. 2.
1. UOC di Pediatria, Ospedale di Rovigo.
2. Assistenza Neonatale, Ospedale di Abano Terme
3. White-Boucke Productions, Oakhurst, CA, USA.
Tra le risposte possibili da scegliere vi era anche l’”intuizione” sia per la defecazione che per la minzione. Più risposte erano possibili e l’”intuizione” e’ stata scelta in ben 300 questionari.
De Miranda (5) nel 2011 raccoglie dati relativi a 100 questionari sulla pratica del Toilet Training.
I bimbi inclusi avevano un’età compresa tra i 3 e i 6 anni, il 74% delle interviste era effettuato presso la Pediatria del Conjunto Hospitalar de Sorocaba, il 26% presso una clinica pediatrica privata.
Tra i dati demografici da segnalare una scolarità media dei genitori di 10 anni.
Le madri con un più basso livello scolastico dichiaravano di iniziare il Toilet Training più precocemente ed una delle ragioni era il costo di pannolini usa e getta.
Il 31% iniziava prima dei 18 mesi, il 58% tra i 18 e i 30 mesi, l’11% dopo i 30 mesi.
La durata complessiva del Toilet Training era nel 43% inferiore a 3 mesi, nel 34% tra i 3 e i 6 mesi, nel 23% superiore a 6 mesi. Nel 97% i bambini venivano educati in questo aspetto dalle madri. Gli elementi che guidavano complessivamente nel 92% le madri erano: l’intuizione (35%), l’esperienza precedente (36%), l’esperienza delle nonne (21%).
Solo il 7% si affidava al consiglio medico. Quest’ultimo dato e’ una dato ormai ripetitivo nei vari studi: il medico, il pediatra non viene quasi mai coinvolto nell’inizio e nella condotta dell’educazione al vasino.
Ritroviamo citata l’intuizione anche in uno studio recente del 2014 del gruppo belga del Prof. Jean-Jacques Wyndaele (6).
Questo studio presenta i dati relativi a 256 questionari compilati dai genitori. La response rate e’ stata dell’87% ed e’ stato studiato il Toilet Training in bambini che frequentavano l’asilo, una realtà oggi molto frequente. E’ stata affrontata essenzialmente la vexata quaestio di quando cominciare e come condurre il Toilet Training.
Ben il 30% dei genitori era incerto su quando cominciare il Toilet Training, in sintesi non sapeva quando era il momento giusto per iniziare.
Questi dati chiarivano dove i genitori ottenevano l’informazione riguardo l’inizio e il metodo di Toilet Training: il 52.3% le ottenevano dall’Asilo, il 31% dalla famiglia stretta, il 25.6% da istituti sociali della famiglia , il 25% dai genitori di altri bambini, da libri, riviste, internet il 23.8%, da amici il 19.8%, da pregressa esperienza/intuito/buon senso il 14%, dal medico l’1.4% (!).
Come vediamo anche se l’intuito non è una entità misurabile resta un dato di fatto, i genitori lo citano e gli specialisti lo devono registrare. Anche in questo lavoro sono le madri ad aver in carico il percorso di Toilet Training dei loro figli, nel 99% dei casi, i padri 89%, l’asilo 70%, i nonni 48%, fratelli più vecchi 5%, una zia 4%, uno zio 1%.
Dai dati precedenti si evince (e si confermano purtroppo molti dati precedenti (4)) che i genitori non sono seguiti nell’educazione al vasino da medici, da pediatri, o da personale sanitario.
Da tutti gli specialisti si riconosce che l’educazione al vasino e’ una pietra miliare dello sviluppo del bambino, ma resta il dato di fatto che i genitori non sono purtroppo seguiti in questo aspetto.
Anche nei bilanci di salute pediatrici questo elemento dello sviluppo neuropsicomotorio non viene preso in considerazione.
Ad esempio nei bilancio di salute pediatrico della Regione Veneto e’ presente unicamente la domanda al 36° mese “Controlla gli sfinteri?” e nulla più. Ecco quindi che l’”intuito” materno trova il suo spazio, e le madri fanno ad esso riferimento per riuscire a gestire questo problema.
Risulta interessante allora sapere cosa i genitori pensino dell’educazione al vasino.
Dall’analisi di 1158 questionari (con una response rate del 58%) raccolti sempre dal medesimo gruppo belga si ricavano queste informazioni (7).
I genitori nel 62.1% dei casi ritiene che il Toilet Training dovrebbe essere terminato prima dei 30 mesi, età in cui si inizia la frequenza scolastica. Si deduce anche che l’età desiderata di controllo vescicale corrisponde all’età attuale, effettiva di controllo vescicale.
Piu’ del 50% dei genitori e’ cosciente che i bambini terminano molto piu’ tardi l’educazione al vasino di quello che dovrebbe essere e pensano che i pannolini usa e getta e il loro poco tempo siano le cause del ritardo. Purtroppo nell’89% dei casi i genitori non pensano che questo sia un problema.
Secondo i genitori le conseguenze di un termine molto più tardivo dell’educazione al vasino sono problemi di frequenza scolastica, più stress genitoriale, ridotta autostima nel bambino, piu’ spesa in pannolini; non vengono invece riconosciuti problemi medici reali come il rifiuto del vasino, la stipsi, l’enuresi.
S. Rugolotto, L. Giliberti,L. Boucke, V. Zanardo
Rivista Italiana online "La Care" Vol 5 No 2 anno 2016- pagina 14
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