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IL PIANTO INSPIEGABILE E INCONSOLABILE DEL NEONATO: COME POSSIAMO SOSTENERE I GENITORI
M. Stablum, A. Giustardi
Fase 3: Auto contatto interiore tramite respiro addominale, percezione corporea e visualizzazione
In questa fase vengono utilizzati metodi di orientamento fisico per avviare un processo di centratura e di rilegame.
È necessaria una tecnica attiva dell’aiutante a sostegno dell' espressione emozionale dei genitori. I genitori o la mamma prenderanno una posizione comoda seduta con cuscini e coperte che favoriscano il buon posizionamento posizionando il bambino sulla pancia. La mamma inspirerà e la sua pancia si muoverà verso la pancia del bambino o la schiena, gli occhi possono essere chiusi o aperti.
Questo semplice esercizio di percezione stimola inoltre un flusso delle energie biologiche volto verso l’interno.
Molte madri si sentono già dopo pochi minuti dall’inizio dell’esercizio, più tranquille, più centrate e più aperte. •

Fase 4: processo di rilegame - rebonding
La madre o il genitore parlano al bambino. In questa fase possiamo avere due situazioni : che il bambino si tranquillizzi o che il bambino incominci a piangere, perche comprende che si può esprimere e i genitori la stanno ascoltando. Il bambino si sente contenuto, sicuro nelle braccia dei genitori.

Fase 5: Esplorazione della nuova situazione
Il bambino fa una nuova esperienza e la sua storia viene riscritta. Il rebonding e il colloquio fanno rivivere una esperienza positiva per il cervello e creano nuove sinapsi , è come scrivessimo un nuovo programma nel computer (Siegel).
E' importante chiedere ai genitori cosa sentono di diverso, facciamo descrivere le sensazione corporee e lasciamo esprime le nuove sensazioni.
Dalla mente portiamo i genitori nella percezione corporea, con questo metodo li riportiamo al loro intuito.

Fase 6: Intimità
In questa fase, se il bambino ha pianto per alcuni minuti, si calma e si accuccia sulla pancia e sulle braccia della mamma. Incomincia il rilegame il rebonding: questa quiete meravigliosa, silenzio, rallentamento dei processi.
Il rebonding ha di nuovo instaurato l'apertura del legame di cuore: si guardano negli occhi la pelle diventa calda, vediamo un ritmo fra mamma e bambino in armonia.
La mamma può piangere a causa dell'emozione per il forte legame che si è creato.
Fase 7: Sviluppo di nuove prospettive di azione in relazione al problema originale.
In questa fase chiediamo alla mamma di immaginarsi a casa, quando il bambino piange, e di immaginare che ripeteranno il contatto come hanno fatto nella consulenza.
Questa consapevolezza fa si che si sentano più tranquilli e rilassati e che questo processo di tranquillità influenzerà positivamente il bambino.

Concludiamo la seduta con il massaggio farfallina, (strisciate lunghe della testa ai piedi, testa e mani) sia sia per la mamma che per il bambino o solo per il bambino. Si tratta di un massaggio energetico che porta in equilibrio il simpatico e parasimpatico.

Una madre che si sente compresa e tranquillizzata riesce ad avere la lucidità necessaria per concentrare la sua attenzione sul figlio.

Comprende che il suo bambino quando piange  ha bisogno di essere rassicurato. Quindi con calma potrà prenderlo in braccio parlargli, mostrare affetto e non insofferenza o nervosismo. La voce serena della mamma e il suo abbraccio serviranno a contenere le emozioni forti e incontrollate del neonato.

L’obiettivo di questo trattamento è di sostituire le forme di contatto compensatorie attraverso forme di rapporti appaganti e stimolanti.

Non importa se come genitori o terapeuta, attraverso i bambini, siamo costretti a confrontarci con noi stessi.



"Tutti i grandi sono stati bambini una volta.
Ma pochi di essi se ne ricordano".

Il Piccolo Principe, Antoine de Saint-Exupéry

M. Stablum, A. Giustardi
Rivista Italiana online "La Care" Vol 6 No 3 anno 2016- pagina 17 - Avanti »