Rivista Italiana online la "Care"
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IL PIANTO INSPIEGABILE E INCONSOLABILE DEL NEONATO: COME POSSIAMO SOSTENERE I GENITORI
M. Stablum, A. Giustardi
Quando dice NO il bambino Quando dice SI il bambino
Corpo rigido Prende la mano dell'adulto
Movimenti tipo "banana" Contento
Mani a pugni Ride, si illumina il suo viso
Piange, eccitato Tranquillo e presente
Nega il contatto visivo Cerca il contatto visivo

• Pause di auto regolazione

quando piange il bambino o è irrequieto, si deve tranquillizzare prima la mamma e i genitori. Quale risorse hanno i genitori per tranquillizzarsi, quando sentono le loro paure, ansie, tensioni? Hai genitori consigliamo di prendere una pausa, sedersi con le mani appoggiati sulle cosce, il palmo delle mani rivolto verso l'alto, e portare l'attenzione sulle proprie mani. Respirare 3 volte profondamente, ogni emozione è benvenuta: se sono triste mi mi dico "piccola viene qua ti abbraccio". Questo attimo di pausa aiuta le mamme a percepire il loro corpo: si tranquillizzano, prendono di nuovo energia.

• Contatto visivo frequente
L'effetto del contatto visivo frequente e breve è che il bambino e anche noi ci sentiamo sicuri, abbiamo un rilascio dell'ormone ossitocina. Questo aiuta a creare il legame tra bambino e genitori.

•Contatto corporeo e presenza
Quando facciamo qualcosa con il bambino, per esempio cambiamo il pannolino, dobbiamo stare presenti e non dobbiamo fare contemporaneamente qualcosa di diverso come ad esempio telefonare. Il bambino percepisce che non stiamo con lui. Se spostiamo l'attenzione lo comunichiamo al bambino, cosi viene preparato.

•Bisogni
Prima la mamma guarda i suoi bisogni, mangia, beve, va in bagno... dopo guarda i bisogni dei altri. Solo una mamma che guarda ai suoi bisogni ha l'energia e la forza necessari per il suo bambino.

•Fiducia, rispetto, privacy
Quando la mamma racconta la sua storia, per esempio del parto, è importante includere il suo bambino e chiedere il permesso di raccontare la loro storia.

Cosa possiamo fare per migliorare la relazione il legame tra mamma e bambino che si è interrotto.

Fase 1: raccolta di informazioni

I genitori definiscono il loro problema (lasciamo il tempo di raccontare la situazione)
Innanzitutto è necessario stabilire qual è il problema e di chi, e quali intenzioni hanno i genitori. Spesso i genitori desiderano che il bambino diventi più tranquillo o dorma di più anche di giorno per avere più tempo a disposizione per se stessi.
Importante è anche conoscere cosa fanno per tranquillizzare il bambino e quali strategie usano: l'allattano in continuo, lo stimolano in continuo, lo distraggono ecc. E sopratutto è necessario conoscere qual è il livello di rapporto tra madre e bambino.
Spesso le mamme ricorrono all'allattamento al seno per calmare il bambino. L’offerta di allattamento magari muovendosi nella stanza ha la funzione di regolare lo stato di agitazione e la conseguente irrequietezza della madre e del bambino.
Ma questo tentativo di calmare è spesso di poca durata, la madre resta in uno stato di attesa e paura “perché il bambino ricomincerà sicuramente di nuovo a piangere”, e non riesce a rilassarsi e a recuperare, anche se il bambino rimane tranquillo.

Fase 2: Esplorazione comportamentale

Dobbiamo ottenere informazioni sulla situazione affettiva chiedendo come vivono il pianto del bambino e con quali sentimenti rispondono.
Generalmente i genitori reagiscono con paura, insicurezza, rabbia e tristezza. Spesso la madre si sente indifesa, perché non capisce cosa vuole il suo bambino da lei, perde sicurezza e insorgono anche sensi di colpa per non essere una buona madre.
Nella comprensione fisico-psicoterapeutico partiamo dal presupposto, che stati affettivi a livello somatico diventano percettibili, creando l’esistenza di contrazioni acute e tensioni.
E' importante identificare dove la madre vive il processo di tensione. La madre molto probabilmente ci riferirà che: “sente la sua nuca completamente contratta, inoltre respira in modo molto superficiale, le mani sono sudate e le dita sono rigide”.
M. Stablum, A. Giustardi
Rivista Italiana online "La Care" Vol 6 No 3 anno 2016- pagina 16 - Avanti »