IL COUNSELING PERINATALE: Gli strumenti d'efficacia professionale nel sostegno all'allattamento al seno nella nostra unita' operativa. Il percorso di cura fisica, emotiva ed energetica della neo famiglia
G. Selvatico*, A. Brescianelli**, S. Baratti**, M.G. Olivari**, C. Zontini**, M. Mombelli**, A. Corna**
*Referente del progetto, **Collaboratori
ASST del Garda Presidio di Manerbio, U.O. di Pediatria
L'allattamento al seno e l'accudimento del neonato nei primi giorni di vita
rappresentano un momento delicato sopratutto per la madre che deve
affrontare un periodo molto impegnativo ,sia dal punto di vista fisico che
emotivo, ma anche per il neonato che, nello sforzo di ritrovare l'equilibrio
perso, richiede le giuste attenzioni.
In questo contesto, gli operatori sanitari che operano all'interno delle unità
operative del Nido e della Sala parto possono contribuire molto alla
promozione, protezione e sostegno dell'allattamento al seno e anche nel
favorire e supportare questo equilibrio fondamentale per tutta la neo
famiglia.
L'attuazione di pratiche idonee e condivise è la base fondamentale perché
tale percorso venga attuato correttamente.
Nella nostra realtà, l'esperienza decennale del personale del Nido, la
partecipazione a corsi di aggiornamento, la revisione dei protocolli
aziendali e il confronto con i questionari di gradimento relativi
all'assistenza erogata, ha permesso il raggiungimento di risultati
soddisfacenti.
Seguendo le indicazioni dell'OMS, a tutela e sostegno dei “dieci passi”
abbiamo incoraggiato la promozione dell'allattamento al seno partendo
dall'epoca prenatale, strutturando diversamente, rispetto al passato, i
corsi di preparazione al parto (vedi allegato 1).
Nel periodo perinatale abbiamo garantito il bonding in sala parto e sala
operatoria con il contatto pelle a pelle e proposto l' attacco al seno nelle
prime ore di vita, posticipando, quando la situazione lo consente, il
bagnetto e la visita del neonato dopo due ore dalla nascita. Il contatto
materno ha sostituito l'utilizzo delle termoculle nella termoregolazione del
neonato.
Abbiamo attrezzato in modo adeguato le stanze di degenza per
permettere il rooming-in totale.
Seguendo quanto enunciato, come ultimo punto dalle indicazioni OMS per
il sostegno all'allattamento al seno, abbiamo organizzato da ormai 6 anni,
incontri a cadenza mensile con le neo mamme dopo la dimissione
denominati ”Happy Mum“ (vedi allegato 3).
Inoltre ogni neonato ha la possibilità' di essere monitorato a distanza di
pochi giorni dalla dimissione nell'Ambulatorio Infermieristico (vedi
allegato 4).
La mamma trova direttamente gli appuntamenti scritti sul cartellino di
dimissione.
Sempre per supportare i neo genitori al momento della nascita viene
consegnato un piccolo regalo, un libretto, giunto alla sua quarta edizione,
“Ci sono anch'io”, valido strumento di sostegno ideato e realizzato dalle
varie figure professionali della nostra Unità Operativa (vedi allegato 5).
Nonostante l'impegno per garantire la continuità' di questo lavoro e
l'esperienza raggiunta, accade talvolta di non riscontrare la completa
soddisfazione dei bisogni delle mamma; ne consegue anche un calo della
motivazione del personale.
Questa situazione ci ha reso consapevoli del fatto che una buona pratica
deve necessariamente essere associata ad una adeguata metodologia di
comunicazione: operare in modo attivo comunicando in modo sbagliato
può involontariamente essere un ostacolo anziché un supporto.
Affrontare un cambiamento del proprio operato, in particolare quando è
ormai consolidato dall'esperienza e dalla routine non è facile e necessita di
uno sforzo gravoso e impegnativo.
Un nuovo cammino può spaventare ma è sicuramente più pericoloso
rimanere fermi che cercare di migliorarsi!
Abbiamo pertanto deciso di utilizzare all'interno del nostro reparto, in
occasione dell'inizio del rooming in totale, strumenti diversi e nuovi
stimoli di crescita per garantire una assistenza più completa per le
mamme e più gratificante per noi.
Per iniziare questo nuovo cammino ci siamo affidati ai suggerimenti del
manuale curato da OMS-UNICEF “Allattamento al seno: Corso pratico di Counselling” (1993 revisione nel 2009).
L'obiettivo di questo manuale non è rimuovere gli ostacoli che la mamma
pone all'allattamento o all'accudimento del neonato ma, al contrario,
mobilitare le sue stesse risorse attraverso uno scambio umano reciproco
tra operatore e mamma.
Il compito del counselor (operatore) non è quello di sostituirsi alla mamma,
sgravandola dalle sue incombenze o limitarsi a consigli e suggerimenti,
ma attraverso l'ascolto, l'empatia ed adeguate tecniche di comunicazione,
indurla a riflettere, esporre le sue difficoltà e affrontarle; in poche parole
“aiutarla ad aiutarsi”.
Il counselor dovrebbe ascoltare senza giudicare, partecipare senza
invadere, rispettare il dolore o il disagio anche senza condividerlo.
Così facendo aiuta la mamma ad aumentare la propria autostima e
fiducia, facendole recuperare tutte le energie necessarie per affrontare al
meglio il nuovo ruolo, impegnativo ma straordinario, di mamma.
Per ottenere questo gli operatori devono essere debitamente formati e
devono avere la consapevolezza che modificare il loro metodo di fare
assistenza significa migliorare la propria efficacia professionale.
L'obiettivo principale della nostra equipe è quello di garantire un buon
inizio di vita del neonato e dei neo genitori, un percorso guidato dalla
naturalità'.
G. Selvatico*, A. Brescianelli**, S. Baratti**, M.G. Olivari**, C. Zontini**, M. Mombelli**, A. Corna**
Rivista Italiana online "La Care" Vol 6 No 3 anno 2016- pagina 27
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