Rivista Italiana online la "Care"
Home sito | Copertina |Indice |            « Indietro Pagina [22] di 35 Avanti »

Il ruolo dell’ostetrica e il neonato pretermine: mantenimento della lattazione
e promozione dell'attaccamento madre-bambino nell'Unità di Terapia Intensiva Neonatale
3° classificato Tema A PREMIO ALLATTAMENTO AL SENO AVENT 2016
G. Dalla Valle
Dall’analisi di questi risultati si evidenzia quindi, la necessità della pianificazione di un progetto di assistenza alla madre del neonato pretermine secondo i nuovi criteri BFHI NICU, per promuovere l’attaccamento madre-bambino, minimizzare la marginalizzazione del genitore nella Care del neonato ed incrementare i tassi di uso di latte materno presso il reparto.
A seguito dell’attuazione del progetto pilota “Primissimi giorni”, condotto presso il reparto di Patologia Neonatale del Dipartimento della Salute della Donna e del Bambino, nel periodo Agosto-Ottobre 2014, su un campione valutabile di 12 puerpere e di 14 neonati pretermine con età gestazionale mediana di 29+6 sg e peso alla nascita di 1354 g mediana, l’ uso di latte materno è raddoppiato con un tasso pari al 79%. Abbiamo inoltre realizzato la KMC per 4 dei 12 neonati, quindi nel 27% del campione.
I dati derivanti dall’avviamento del progetto pilota sono limitati e preliminari.
Questi risultati tuttavia suggeriscono l’efficacia del progetto, sostenuto anche da studi su ampia scala in letteratura scientifica, e necessita un ampliamento della casistica.
Nel nostro studio abbiamo infine valutato il gradimento medio delle puerpere incluse, che hanno ritenuto “Molto soddisfacente” il progetto per aver avuto la possibilità di nutrire il bambino con il proprio latte, essere state supportate dell’ostetrica e per le informazioni ed i materiali ricevuti. La totalità delle madri che hanno potuto realizzare la KMC è risultata molto soddisfatta.
Riteniamo quindi che il nostro progetto pilota possa rappresentare uno strumento utile per poter migliorare il processo di assistenza alle madri di neonati pretermine ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale, riducendo i livelli di stress correlati all’alterazione del ruolo parentale, favorendo l’attaccamento precoce madre-bambino e supportando il ruolo genitoriale.
Sarebbe auspicabile una prosecuzione del progetto per valutare i risultati su ampia scala, introducendo inoltre un’azione di promozione dell’allattamento diretto al seno, l’educazione della madre in reparto prima della dimissione e la possibilità di organizzare un programma di follow -up per quanto riguarda l’allattamento.
L’ostetrica appare la figura più indicata per il progetto, in quanto professionista con competenze globali per madre e bambino durante la gravidanza, il parto e l’esogestazione, con una visione unitaria di madre e bambino, ed una possibile risorsa per incrementare ancor più la qualità dell’assistenza all’interno del reparto.

I tre principi guida e i Dieci passi per il successo dell’allattamento esteso per i reparti di cura intensiva neonatali.

1. L’attitudine dello staff nei confronti della madre deve focalizzarsi sui bisogni individuali della madre
2. La struttura deve fornire assistenza centrata sulla famiglia, sostenuta dall’ambiente.
3. Il sistema sanitario deve assicurare continuità delle cure, prenatale, perinatale postnatale e postdimissione
 
1. Avere una politica di allattamento scritta che venga comunicata routinariamente allo staff
2. Educare l’intero staff nelle conoscenze specifiche e obiettivi necessari per implementare questa politica
3. Informare tutte le donne incinta ospedalizzate a rischio di parto pretermine o della nascita di un neonato malato del management della lattazione e dell’allattamento e dei benefici di quest’ultimo
4. Incoraggiare in precoce, continuo e prolungato contatto pelle-a-pelle madre-bambino (kangaroo mother care) senza restrizioni ingiustificate. Posizionare i bambini pelle a pelle con le loro madri immediatamente dopo la nascita o al massimo entro un’ora. Incoraggiare le madri a riconoscere quando i loro bambini sono pronti per essere allattati e offrire aiuto se necesssario
5. Mostrare alle madri come iniziare e mantenere la lattazione e iniziare precocemente l’allattamento avendo come unico criterio la stabilità del neonato.
6. Non dare ai neonati altro alimento al di fuori del latte materno, a meno che non sia indicato dal medico.
7. Permettere che la madre possa stare con il neonato 24 ore al giorno
8. Incoraggiare l’alimentazione a richiesta o, quando necessaria, l’alimentazione a “semi-richiesta” come una strategia transizionale per i neonati pretermine o malati
9. Usare alternative al biberon finchè l’allattamento non è ben avviato e usare ciucci e tettarelle sono per motivazioni giustificabili
10. Preparare i genitori per continuare l’allattamento e assicurare l’accesso a gruppi o servizi di supporto post dimissione
G. Dalla Valle
Rivista Italiana online "La Care" Vol 8 No 2 anno 2017- pagina 22 - Avanti »