Rivista Italiana online la "Care"
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Allattamento al seno e le difficoltà delle mamme al rientro a casa
3° classificato Tema B PREMIO ALLATTAMENTO AL SENO AVENT 2016
M. Pigat
Il Consultorio Familiare poi provvederà nei tempi fissati a programmare il controllo puerperale tramite counselling telefonico o incontro individuale/di coppia/familiare in consultorio o al domicilio. Nel caso di codice rosso l'invio della segnalazione da parte del Punto Nascita sarà immediato anche tramite comunicazione via fax-mail-telefono per una presa in carico da parte dell'equipe consultoriale entro 24 ore dalla dimissione; nel caso di codice giallo la presa in carico dovrà avvenire entro 48 ore; in quello verde entro 72. Il codice bianco, ovviamente con bassa priorità, avrà tempi di presa in carico definiti sulla base del counselling telefonico.
Alla presa in carico l'equipe consultoriale spunterà il codice colore in modo che sia chiaramente visibile al Punto Nascita la presa in carico della puerpera.

CONCLUSIONI

“…imparò a conoscerlo, si conobbero e scoprì con gran meraviglia che i figli non si amano perché sono figli, ma per l’amicizia dell’allattamento…”

G.G. Marquez in L’amore ai tempi del colera

Una messe enorme di studi scientifici confermano come l’allattamento al seno sia di comprovata efficacia nel promuovere la salute materno – infantile. Revisioni sistematiche della letteratura sottolineano un effetto biologico protettivo non solo in corso di allattamento, ma anche a distanza di tempo.
Diversi studi hanno attribuito all’allattamento un ruolo protettivo relativamente a sovrappeso ed obesità durante l’infanzia e l’adolescenza, specie se protratto a tutto il primo anno di vita.
L’allattamento al seno interviene anche con un meccanismo di natura comportamentale nel prevenire lo sviluppo di sovrappeso e obesità. E’ nota la capacità dei neonati di regolare l’apporto energetico. Il comportamento dei genitori può influire su questa loro abilità, se inducono il bambino a completare il latte rimasto nel biberon. Uno studio americano ha dimostrato come le madri che allattano al seno per un lungo periodo mostrano comportamenti meno restrittivi circa l’alimentazione a un anno di età associati ad una maggiore autonomia nelle scelte alimentari del bambino stesso.
L’Ufficio regionale per l’Europa dell’OMS ha divulgato nel 2006 la carta europea sull’azione di contrasto all’obesità in cui si cita il ruolo preventivo dell’allattamento al seno nei confronti di questa patologia e si consiglia di intraprendere tutte le azioni volte alla promozione di tale pratica alimentare.
L’allattamento al seno offre numerosi vantaggi per la salute del bambino, oltre alla protezione nei confronti dell’obesità, che riportiamo di seguito:

- riduce l’incidenza e la durata delle gastroenteriti;
- protegge dalle infezioni respiratorie;
- riduce il rischio di sviluppare allergie;
- migliora la vista e lo sviluppo psicomotorio;
- migliora lo sviluppo intestinale e riduce il rischio di occlusioni.

Anche la madre trae vantaggi nell’allattamento al seno; l’allattamento al seno, infatti, stimola la naturale contrazione dell’utero riducendo il naturale sanguinamento post partum consentendo all’utero di tornare alle dimensioni normali più velocemente. Inoltre favorisce la perdita di peso e il recupero della forma fisica senza la necessità di ricorrere a diete dimagranti. Alcuni studi, inoltre, hanno ipotizzato che l’allattamento al seno riduce il rischio di osteoporosi dopo la menopausa e contribuisce anche a ridurre il rischio di cancro al seno e all’ovaio.

Generalmente le cause che portano ad abbandonare l'allattamento sono la scarsa informazione sulle conseguenze o il mancato sostegno alle giovani madri in un periodo, quello post-parto, spesso caratterizzato da fragilità psicologica. Ri-orientare i servizi sanitari significa attribuire un ruolo centrale alla persona, alla comunità e alla popolazione favorendo il collegamento territorio-ospedale.

L'obiettivo principale è il rafforzamento delle capacità e delle competenze della coppia madre – bambino, principale destinataria delle nostre azioni.
Tutto ciò per realizzare uno degli obiettivi prioritari dell'assistenza alla maternità dell'OMS: potenziare la competenza materna promuovendone l'autostima, la sicurezza e la soddisfazione nell'allattare e nell'accudire il proprio figlio, riconfermando la sua capacità di madre nel saper compiere le scelte giuste per il suo bambino.

Sulla base di quanto analizzato dallo studio, visti i dati di accesso all'ambulatorio del puerperio, considerato la necessità di una presa in carico della puerpera e del neonato personalmente legata alle condizioni di salute psico-fisiche della donna e del neonato, emerge quanto il progetto di “Dimissione Protetta-Integrata per la puerpera ed il neonato” sia utile come sostegno emotivo, ma anche pratico ed informativo.
M. Pigat
Rivista Italiana online "La Care" Vol 8 No 2 anno 2017- pagina 28 - Avanti »